FINISCE SENZA RETI IL SUPERDERBY PUGLIESE
Alla fine è terminato col risultato ad occhiali che non rispecchia, però, ciò che si è visto sul campo. Questo, in sintesi, il commento al match che ha visto opposte le formazioni del Lecce e del Foggia. Due squadre che hanno una stessa filosofia di gioco, cercare la vittoria, ma che contano di arrivare al risultato con modalità diverse. Il Foggia puntando tutto sul fraseggio e sul possesso palla (nello specifico ha totalizzato il 63%) mentre il Lecce è più portato alle ripartenze brucianti con sfondamento centrale. I numeri dicono che questi sistemi danno il loro frutto entrambi. È pur vero però che quando il Lecce si imbatte in avversari del tipo Foggia, ma è accaduto già con la Casertana trova qualche difficoltà.
È stata, quella tra Lecce e Foggia, una bella partita, avvincente, ricca di occasioni oltre la decina quasi equamente ripartite, ma che si è chiusa senza gol. Solo per questo Il superderby pugliese lascia un pizzico di amaro in bocca ad entrambe le squadre ed ai rispettivi tifosi. Come tutte le medaglie, però, c’è l’altro verso perché potevano perdere entrambe e sarebbe stato molto peggio per la soccombente. Infatti, dalla cronaca rileviamo che è stato colpito un legno per parte: nel primo tempo è Rubin a scuotere la travera, nella ripresa è invece Mancosu a centrare il palo; prima e dopo tante occasioni ma il gol non arriva.
Ora si deve pensare al prossimo impegno che per il Lecce si chiama Fondi, una matricola che però sta facendo molto bene e viene da un pari esterno come ultimo risultato ottenuto.
M.P.