GALLIPOLI: C’È CONSIGLIO COMUNALE SENZA FLAVIO FASANO, MA È TUTTO LEGITTIMO
Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di decreto urgente avanzata dall’avvocato gallipolino contro il Comune.
Confermata l’ordinanza del TAR di Lecce che aveva giudicato legittimo l’operato del Sindaco Minerva. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha rigettato la richiesta di decreto urgente avanzata dall’avvocato gallipolino contro il Comune.
Oggetto del contendere è la circostanza che, a seguito del provvedimento del Prefetto di Lecce di sospensione dalle funzioni del consigliere Fasano, il Sindaco di Gallipoli aveva proceduto nella prima seduta del Consiglio Comunale a non convocare Fasano bensì il suo supplente. In quella seduta il Consiglio Comunale aveva adottato numerose deliberazioni.
L’avviso di convocazione è stato impugnato dal Fasano davanti al TAR di Lecce sostenendo che in ogni caso egli aveva diritto ad essere invitato alla seduta chiamata a convalidare i consiglieri comunali eletti.
Tesi contrastata – ed il TAR Lecce ha condiviso il comportamento dell’Amministrazione- dall’avvocato Pietro Quinto difensore del Comune che ha evidenziato il carattere vincolato del provvedimento prefettizio e l’impossibilità per il Sindaco e del Consiglio Comunale di disattenderlo, indipendentemente dalle vicende successive sulla legittimità dello stesso decreto prefettizio, sicché, nella seduta consiliare, non poteva intervenire un consigliere comunale sospeso dalle funzioni.
Sul punto vi è stata un’ampia motivazione nella ordinanza di rigetto del TAR Lecce ma, nonostante ciò, Fasano ha proposto appello al Consiglio di Stato invocando una tutela cautelare urgente con un decreto monocratico del Presidente.
