GALLIPOLI, Nuovi Arredi Cittadini I Rifiuti Diventano Panchine E Fioriere
Rossana Nicoletti: “Le panchine sono dotate di tutte le certificazioni che ne testimoniano la provenienza e sono l’esempio lampante e tangibile dei processi dell’economia circolare”
Il rifiuto che diventa arredo, buone pratiche cittadine per migliorare la città. Con questo spirito sono state posizionate due panchine nell’area bus zona cimiteriale, frutto di un processo di recupero della frazione inerte dal servizio di spazzamento stradale.
Il rifiuto derivante dal servizio di spazzamento stradale subisce un processo da cui vengono recuperate direttamente le frazioni inerti in misura tale da riuscire a produrre elementi in calcestruzzo. Infatti, tutto il materiale raccolto nell’ultimo anno nel comune di Gallipoli con lo spazzamento stradale è stato riutilizzato per la realizzazione di questi arredi. Gli inerti non provengono più quindi dalle cave di prestito o in esercizio, dove viene effettuata l’estrazione di frazioni lapidee poi macinate bensì dal recupero del processo di soil-washing che separa le frazioni estranee dello spazzamento stradale dagli inerti presenti lungo l’asse stradale. Nei prossimi giorni sarà posizionata anche una fioriera sul marciapiede nei pressi del castello, all’imbocco di via Antonietta De Pace, che farà da deterrente al parcheggio selvaggio.
Dichiarazione Rossana Nicoletti, consigliera delegata all’ambiente: “Le panchine sono dotate di tutte le certificazioni che ne testimoniano la provenienza e sono l’esempio lampante e tangibile dei processi dell’economia circolare: da un rifiuto è stato prodotto un bene riutilizzabile per la comunità; per questo abbiamo scelto un’area di servizio che accoglie sempre tanti turisti che arrivano in città e che possono attendere così comodamente il mezzo di trasporto. Per la fioriera, oltre all’involucro strutturale, anche il terriccio è prodotto dagli impianti di compostaggio presso i quali il Comune di Gallipoli ha conferito negli ultimi anni la frazione organica. Nello specifico, il terriccio deriva dai processi di recupero o gestione aerobica degli impianti di compostaggio in favore della frazione organica, trasformata in nuovi materiali pronti per il riutilizzo senza alcun impatto per la matrice ambiente. Tutto questo è il frutto dei nostri sforzi e dell’impegno ad esigere dal gestore un’accorta osservanza dei dettami del capitolato d’appalto che prevede otre allo spazzamento meccanico anche quello manuale con il soffiatore e che ha portato nell’ultimo anno a livelli più alti la quantità di rifiuto da spazzamento”
Aggiunge il presidente della commissione Ambiente, Silvio Cataldi: “Questo esempio straordinario di riutilizzo è l’esempio perfetto per far capire quanto sia importante una corretta differenziata. Quanto più la percentuale e il corretto conferimento aumentano, quanto più è possibile ottenere buoni risultati e migliorie in città. Il “buon comportamento” di ognuno incide e può incidere sempre di più, dipende dalla responsabilità civica di ognuno”.