GALLIPOLI. OPERAZIONE “MONTE CARMELO” TRA IL 15 E 16 LUGLIO.
Controlli a tappeto incentrati sul territorio della “Città Bella” ad opera dei militari della locale Compagnia Carabinieri, nella notte tra sabato e domenica scorsa.
Le operazioni si sono concentrate prevalentemente sui punti nevralgici interessando il centro cittadino, il lungomare Galilei, sino alle principali arterie d’ingresso ed uscita della città. Il capillare ed articolato servizio è stato assicurato dalle pattuglie della dipendente Aliquota Radiomobile, militari della Stazioni di Gallipoli e di Nardò, per un totale di 13 militari e nr. 5 automezzi. L’obiettivo fondamentale è stato quello di prevenire e reprimere eventuali fattispecie delittuose, per l’interesse primario della tutela della collettività, con particolare riferimento al perpetrarsi dei reati contro il patrimonio, al fenomeno della guida in stato di ebbrezza, quello della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed il porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
I risultati complessivi vedono dunque 8 persone segnalate alla Prefettura per utilizzo non terapeutico di sostanze stupefacenti e 7 denunciati, tra i quali: 3 per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; 1 per guida in stato di ebbrezza (art.186 c.2 C.d.S.); 1 per ricettazione, 1 per evasione dagli arresti domiciliari e 1 per furto. Le sanzioni amministrative elevate per le violazioni al codice della strada, invece, su un totale di 93 veicoli controllati, ammontano a circa 6500 euro.
Infine, i militari del locale Nucleo Operativo hanno altresì eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di ZAMBONINI Sebastiano cl.’85 di Galatone, già noto alle forze dell’ordine. Questi, già agli arresti domiciliari, nei giorni scorsi è stato deferito a piede libero per il reato di evasione, non essendo stato trovato presso la propria abitazione nel corso degli ordinari controlli dei militari della Stazione di Galatone. Da qui è scaturito l’aggravamento della misura cautelare in atto disposto dalla Corte d’Appello di Lecce: il catturato, ultimate le formalità di rito, è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola.