HomeCronaca e AttualitàGALLIPOLI, Sigilli nel mercato ittico.  Sono undici gli indagati per occupazione abusiva

GALLIPOLI, Sigilli nel mercato ittico.  Sono undici gli indagati per occupazione abusiva

GALLIPOLI, Sigilli nel mercato ittico.  Sono undici gli indagati per occupazione abusiva

I nuovi provvedimenti riguardano, peraltro, otto box, già oggetto di ordinanze di sgombero

Con un blitz interforze nel cuore della notte, sotto il coordinamento della procura della Repubblica, Guardia Costiera, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia Locale hanno effettuato un’ispezione presso il mercato ittico che hanno portato al sequestro dello stesso mercato con provvedimenti vari che interessano otto box, già oggetto di ordinanza di sgombero.

I reati ipotizzati nei confronti degli undici indagati sono: occupazione ed innovazioni abusive, occupazione abusiva di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata. Inoltre, gli indagati risultano coinvolti anche nell’irregolare somministrazione e consumazione di prodotti ittici. Le condotte contestate sarebbero state reiterate nel tempo e oggetto di segnalazioni all’autorità giudiziaria sin dal 2017.

Il sequestro preventivo, che ha riguardato otto dei box esistenti su 14 in totale, con alcuni di essi non utilizzati, è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari Tea Verderosa su richiesta del sostituto procuratore Donatina Buffelli e del procuratore Guglielmo Cataldi. E nel corso della mattinata sono stati messi anche dei lucchetti alle saracinesche.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento, una persona è stata denunciata per minacce, violazioni di sigilli e oltraggio.

Il procedimento penale è stato avviato dopo un controllo della guardia costiera di Gallipoli del 19 luglio dello scorso anno.

Purtroppo ciò aggrava ancor di più la vicenda che interessa il mercato ittico gallipolino nella controversia tra esercenti e Amministrazione Comunale.

Come noto, nel 2018, il Comune – che nel 2004 era stato autorizzato dalla capitaneria a ristrutturare e gestire l’area – aveva approvato un regolamento che vincolava le concessioni in essere alla scadenza originaria per poi poter procedere a nuove assegnazioni con un bando pubblico.

Quando però, nel settembre del 2022, dalla sede municipale partirono le lettere di diffida al rilascio dei locali, seguite due mesi dopo dall’ordinanza di sgombero: la maggior parte dei destinatari si erano, però, rivolti al Tar. L’iniziativa giudiziaria concretizzatasi nelle scorse ore è dunque finalizzata a restituire al Comune la disponibilità dei manufatti e dell’area circostante: “È giusto che lo Stato faccia sentire la sua presenza” ha commentato il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva.

Da segnalare anche che i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni hanno elevato, nell’ambito di controlli di natura sanitaria, otto sanzioni per un totale di 14mila euro.

luciani.2006@libero.it

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