GILIBERTI FIRMA IL SECONDO RICORSO CONTRO LA COMMISSIONE ELETTORALE
Dopo Ciccia Mariano, ora anche Mauro Giliberti firma un ricorso avverso alla delibera della Commissione elettorale, grazie alla quale si è evitata “l’anatra zoppa” per il Comune di Lecce.
L’incarico per appellarsi al Tar, è stato affidato agli avvocati Ancora, Garrisi e Montinaro con l’avallo dell’associazione “Movimenti” che affianca Giliberti anche sulla scelta di rispettare, in ogni caso, i lavori istituzionali.
Tra le motivazioni del ricorso il calcolo del premio di maggioranza facendo riferimento ai due turni elettorali.
Si evince che l’interpretazione del testo unico degli enti locali relativo alle consultazioni elettorali è evidenziato anche dal pre stampato secondo cui l’assegnazione del premio di maggioranza va alla coalizione vincente al ballottaggio solo se alcuno ha superato il 50 % nel primo turno.
Sempre sul pre stampato del ministero (nella foto), la commissione aggiunge questa precisazione “ed in entrambi i turni elettorali” (scritto a penna) rimandando al verbale allegato (precisazione sempre aggiunta a penna) l’interpretazione fatta in sede leccese. Se è vero che qualcuno potrebbe obiettare che l’aggiunta a penna è la prova dell’ interpretazione fatta, rispetto alle regole previste, è anche vero che stessa cosa è avvenuta in altri comuni, non ultimo quello di Avezzano, con tanto di risposta dello stesso Ministero circa l’autonomia delle commissioni elettorali in questione. Tutto rimandato al Tar e certamente anche al Consiglio di Stato.
Nell’attesa della sentenza definitiva bisogna attendere la decisione del Centrodestra circa l’atteggiamento da assumere in occasione dei Consigli Comunali.