GIORNATA DELLA MEMORIA 2017
LA PUGLIA PER LA SHOAH, PER PARLARE DI MEMORIA E DIRITTI UMANI
Lunedì 23 gennaio Nardò è tappa del workshop itinerante riservato alle scuole
Lunedì 23 gennaio fa tappa a Nardò, al Teatro Comunale, La Puglia per la Shoah, il workshop itinerante sulla memoria e i diritti umani, un percorso aperto alla multimedialità e all’interazione, che coinvolge gli studenti delle scuole medie e superiori della Puglia chiamati a una partecipazione attiva per celebrare la Giornata della Memoria 2017. L’inizio è fissato alle ore 9:30 e l’ingresso (su prenotazione) è riservato alle scuole medie e superiori
Tra le altre cose, è prevista la proiezione in prima assoluta del film documentario Rinascere in Puglia, per la regia di Yael Katzir e la sceneggiatura di Gady Castel, una testimonianza di come anche un evento drammatico come la Shoah possa avere aspetti positivi, riconducibili alla solidarietà e all’accoglienza. Il film è ambientato tra Israele e la Puglia e racconta la storia di Rivka, Shuni ed Ester, tre donne israeliane nate nel campo profughi di Leuca nell’immediato dopoguerra, tra il 1946 e il 1947. È la storia di chi si è salvato dai lager nazisti e ha cercato di continuare a vivere, credere nel futuro, costruire una nuova nazione. Il film valorizza il ruolo della Puglia, che ha saputo accogliere e ha permesso a tante persone vissute nel terrore di tornare a ritrovare il sorriso e una vita normale. Una pagina della Shoah fatta di calore e solidarietà umana, che ha visto protagonista la nostra gente. Rivka, Shuni e Ester si sono incontrate in Israele dopo una ricerca fatta attraverso i media e i social, per riunire i figli dei profughi pugliesi. Insieme hanno raggiunto la Puglia alla ricerca delle proprie radici, hanno visitato i luoghi e ricostruito le storie dei propri genitori, attraverso le testimonianze di persone che li hanno conosciuti. Una delle tre donne, ShuniLifshitz, sarà presente al Teatro comunale, insieme al docente di Unisalento Fabrizio Lelli, al giornalista Costantino Foschini e ad alcuni delegati di Amnesty International.
L’obiettivo del workshop è fornire una comprensione della Shoah raccontando il contesto storico nel quale nacque a partire dalla tradizione antiebraica europea, conoscere le motivazioni che hanno portato alla discriminazione degli ebrei ai quali nel tempo vennero imposte numerose restrizioni, la nascita dei ghetti, le leggi razziali, la deportazione, ma soprattutto per approfondire la memoria locale, conoscere storie, persone, luoghi che riguardano la Puglia e stabiliscono un forte legame con la realtà che ragazzi vivono quotidianamente. Il progetto intende ricercare e fare emergere gli aspetti positivi che anche in un evento drammatico come la Shoah si possono trovare, come le tante storie di chi ha resistito ai soprusi per difendere i propri valori, ha lottato per la vita, ha creduto nel futuro. C’è anche una pagina della Shoah fatta di calore e solidarietà umana che ha visto protagonista la nostra gente che ha accolto e permesso a tante persone vissute nel buio del terrore a riprendere gradatamente il sorriso e una vita normale.
Il calendario dei workshop è stato inaugurato oggi a Bari, prosegue lunedì a Nardò e successivamente a Ginosa, Trani, Foggia, Francavilla Fontana, Bitonto, Galatina. L’iniziativa è promossa dal Consiglio regionale della Puglia, Teca del Mediterraneo, l’Ufficio Scolastico regionale, l’IPSAIC, FARM in collaborazione con le amministrazioni comunali di Bari, Bitonto, Foggia, Francavilla Fontana, Galatina, Nardò e Trani. Altre informazioni sul sito www.pugliashoah.it.
“La shoah – dice l’assessore alla Cultura Francesco Plantera – è una delle più grandi lezioni che la storia ci ha dato, probabilmente la più cruda. Iniziative come questa sono indispensabili, perché coinvolgono la scuola, il luogo dove deve nascere e crescere il seme del rispetto, dei diritti, della pace. Direi anche dove imparare la storia e “usarla” nel migliore dei modi. Sugli ebrei, a Nardò e in Puglia, abbiamo dato probabilmente una lezione alla storia, scrivendo una meravigliosa pagina di accoglienza e convivenza”.