Gli sviluppi sulla rapina di ieri sulla superstrada
Dopo le operazioni si soccorso e poi di ripristino del traffico si è dato subito il via alla fase delle indagini precedute, ovviamente, dagli opportuni accertamenti sul luogo dove è avvenuta la rapina di ieri.
Una rapina non certamente improvvisata anzi studiata a tavolino e per diverso tempo per non lasciare nulla al caso.
Come noto, ieri, una banda ben organizzata ha assaltato un furgone blindato che, dopo aver fatto saltare la cassaforte, ha incendiato in uno con altre vetture per favorirsi la via di fuga.
Oggi intanto si contano i danni il furgone preso d’assalto trasportava circa 4 milioni di euro, prelevati da un deposito di Brindisi ed erano destinati a una banca di Lecce. Il bottino ammonterebbe a circa 3 milioni di euro, ma è ancora tutto in corso di quantificazione. Sono fuggiti attraverso le campagne circostanti dove ad attenderli c’erano altri complici
Sul caso indagano i carabinieri del comando provinciale di Brindisi. Il tratto di statale interessato da rapina e incendi è stato chiuso al traffico per circa 12 ore. Tutti i veicoli sono stati posti sotto sequestro. I carri attrezzi interpellati per la rimozione hanno prelevato anche auto danneggiate da incidenti, verificatisi durante le manovre di inversione per fuggire dai roghi intanto appiccati (ben quattro) su entrambe le corsie di marcia, prima e dopo quello del portavalori assaltato.
Gli investigatori non avrebbero dubbi sul dato che la banda (composta da non meno di dieci persone) non sarebbe del posto. Colpi di questa portata in genere non vengono mai messi a segno nel territorio in cui si vive, troppi rischi di essere scoperti nell’arco di poche ore.
Al momento non è dato sapere dove sono state rubate le auto e il furgone utilizzati per sbarrare la strada e dati alle fiamme.