Grande Successo per Architetcts Meet in Lecce
Dedicata al tema dell’Hyperregionalism, si è svolta nel capoluogo salentino dal 24 al 26 ottobre la tredicesima Edizione di “Architects Meet” ideata dall’Associazione italiana di Architettura e Critica, realizzata in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale, Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce Nei tre giorni oltre 600 presenze. Teatro Paisiello gremito per la Lectio di Manuel Aires Mateus, Premio internazionale Architects Meet in Lecce 2024.
Grande affluenza anche per le due Mostre ospitate a Santa Maria di Ogni Bene e nella Biblioteca Bernardini ex Convitto Palmieri.
Sabato sera la premiazione degli Studi italiani: Amedeo Schiattarella, Massimiliano Rendina, Andrea Eusebi, Silvia Brocchini, Aacm, Vincenzo Tenore, Tisselli Studio Tre giorni che hanno fatto di Lecce la Capitale internazionale dell’architettura caratterizzandosi per l’altissima partecipazione di presenze nazionali e internazionali, l’affluenza di pubblico alle conferenze – con oltre 600 presenze registrate nei 3 giorni e alle due mostre HyperRegionalism e Supermostra24 -, la qualità dei progetti raccontati da architetti provenienti da ogni parte d’Italia e delle conversazioni nel corso degli incontri in programma, i temi affrontati e discussi, l’invito lanciato al mondo italiano dell’architettura per una riflessione a tutto tondo sulla necessità di spazi e
luoghi “radicati e riconoscibili, dove la materia giochi un ruolo di primo piano”. E già un arrivederci all’ottobre 2025, per la prossima edizione di Architects meet in Lecce 2025.
Si è conclusa con un bilancio oltremodo positivo e per i promotori un “successo oltre ogni previsione” la XIII edizione di Architects Meet svoltasi quest’anno a Lecce dal 24 al 26 ottobre, organizzata dall’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale di Lecce, Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Lecce, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Architetti P.P.C. e di ALA-Premio Dedalo Minosse.
“Siamo convinti che il successo di questa tredicesima edizione”, commenta Luigi Prestinenza Puglisi, saggista, critico e storico dell’architettura italiana, Presidente dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica, “sia dovuto ad una serie di fattori tutti ugualmente importanti, dalla individuazione dei temi alla scelta dei luoghi alla sinergia con cui si è lavorato insieme ai partner.
Di certo”, prosegue Prestinenza Puglisi, “ha funzionato particolarmente bene la dislocazione dell’evento in tre sedi – Convitto Palmieri – Biblioteca Bernardini, Teatro Paisiello e Chiesa di S. Maria di Ogni Bene – che ha permesso ai convegnisti di entrare in sintonia con una città di straordinario pregio architettonico e artistico. Così come il tema individuato ha consentito di fare il punto sullo stato dell’arte nell’architettura italiana, con particolare attenzione alle nuove generazioni. HyperRegionalism è un tema particolarmente attuale, mosso dalla necessità di contrapporre a un’architettura senza anima, uguale in tutti i posti, spazi che siano radicati e riconoscibili e costruzioni in cui la materia giochi un ruolo di primo piano. Recuperando alla costruzione frammenti il più possibili ampi e significativi delle preesistenze. La nuova architettura è così valorizzata dalla complessità delle sue stratificazioni e dal recupero dei materiali del passato.
Nello stesso tempo si cerca di evitare la retorica e il vernacolare e si ha la consapevolezza che le nuove costruzioni debbano rispettare standard elevati di comfort e di efficienza energetica cioè essere attraversati dai flussi immateriali della contemporaneità. I circa 140 progetti presentati nella mostra HyperRegionalism hanno raccontato questo approccio, mentre Supermostra24, a cura di Ilaria Olivieri e Luigi Prestinenza Puglisi, ha posto l’attenzione su 33 Studi di progettazione italiani innovativi, giovani e in cui siano valorizzate le diversità di genere con la presenza di una forte componente femminile”.
“Sono stati tre giorni importanti, caratterizzati da un format indovinatissimo che ha permesso una circolazione di punti di vista, esperienze, idee, proposte con la voglia palpabile di costruire relazioni durevoli tra i partecipanti”, osserva Tommaso Marcucci, Presidente Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce. “Il successo di questa edizione ci conferma nella necessità di assumere fino in fondo e con particolare sensibilità la grande responsabilità che investe le architetture e ognuno di noi nel pensare e progettare gli spazi e i luoghi della vita in relazione a chi poi concretamente li abiterà. Immaginare già fin d’ora Lecce anche nei prossimi anni sede di questo progetto per noi è motivo di orgoglio e soprattutto ci consente di confermare il nostro territorio come laboratorio di architetture che individuano nella relazione tra memoria e presente la loro cifra più esatta”.
“Come ha osservato il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone”, prosegue Prestinenza Puglisi, “ci sono tutte le premesse per dare vita a una manifestazione a cadenza annuale che trasformerà Lecce in una delle città capitali dell’architettura in Italia, in un laboratorio in cui la storia si incontra con il futuro. Penso alla collaborazione con il Polo Regionale Biblio Museale, al rapporto con il Comune di Lecce, alla stretta collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Lecce che ha lavorato fianco a fianco con l’Associazione Italiana di Architettura e Critica per il successo della manifestazione caratterizzato anche da una folta presenza di architetti e progettisti che operano nel territorio e, non ultimo, la collaborazione proficua proprio con alcuni Studi di architettura locali – Valari Architecture, Ghisellini Architetti, Studio Foresta, Corsaro Architetti”.
Una parola infine sui Premi di questa XXIII edizione.
Il Premio internazionale Architects Meet in Lecce 2024 è stato assegnato al portoghese Manuel Aires Mateus, progettista di fama internazionale che ha anche operato in territorio leccese con un progetto di recupero e trasformazione: la Torre 67, nel cuore del territorio rurale della zona di Alezio (Lecce). In occasione della sua Lectio Magistralis, tenutasi il 25 ottobre, il Teatro Paisello ha registrato il tutto esaurito con quasi 300 presenze.
Sono stati assegnati i Premi Nazionali Architects Meet in Lecce 2024 a 7 Studi che si sono distinti, durante i tre giorni di Convegno, per i loro progetti, e sono: Amedeo Schiattarella, Massimiliano Rendina, Andrea Eusebi, Silvia Brocchini, Aacm, Vincenzo Tenore, Tisselli Studio.
Infine, in occasione della Mostra HyperRegionalism, con l’allestimento curato da Riat Archidecor, sono stati selezionati 20 progetti meritevoli. La giuria era composta da giovani studenti dell’Accademia di Belle Arti, del Corso di elementi di architettura e urban design, tenuto da Ester Annunziata, e del Corso di design tenuto da Stefania Galante.
Gli Studi selezionati sono: Coutan Studio + Politecnico Di Torino, Piraccini + Potente Architettura, +T Studio, Bo D;ar Bottega D’architettura, Lca Architetti, Fabio Anchora Architetto, Ambientevario, Laavu, Del Boca + Partners, Margine, Studio Alami, Mpa Moreno Pivetti Architecture, Anelo 1997, Didone’ Comacchio, Ghisellini Architetti, Asv3 Officina Di Architettura, Ddum Studio, Anna Merci Architecture, Cottone + Indelicato, Zedaplus.