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GUERRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 307° giorno di guerra

L’Iran alle compagnie aeree: “Non passate sul nostro spazio aereo stanotte”

Le autorità iraniane hanno chiesto alle compagnie aeree di tutto il mondo di evitare lo spazio aereo del Paese a causa di esercitazioni militari.

L’Egitto ha dato istruzioni a tutte le sue compagnie di evitare lo spazio aereo iraniano, nel quadro delle tensioni tra Israele e Iran. Il Notam (Notice to AirMen, l’avviso di sicurezza fornito ai piloti oggi) fa riferimento al periodo di tempo compreso tra le 01:00 e le 04:00 Gmt, le 3 e le 6 ora italiana.

“Tutti i vettori egiziani devono evitare il sorvolo della FIR di Teheran (Flight information Region). Nessun piano di volo sarà accettato per il sorvolo di tale territorio”.

Domenica – ricorda il quotidiano Asharq al-Awsat – le autorità giordane avevano chiesto a tutte le compagnie aeree che atterrano negli aeroporti del Paese di portare con sé carburante extra per 45 minuti di volo. Molte compagnie aeree stanno rivedendo i loro orari per evitare lo spazio aereo iraniano e libanese e hanno anche interrotto i voli verso Israele e il Libano.

 

“Vorrei sgozzare gli ebrei”, è bufera su uno scrittore in Belgio

Davanti alla distruzione a Gaza “divento così furioso che vorrei affondare un coltello affilato nella gola di ogni ebreo che incontro”. E’ bufera in Belgio per le frasi shock apparse in una rubrica satirica sulla rivista fiamminga Humo per mano dello scrittore Herman Brusselmans. L’autore, tra i più letti nelle Fiandre, attacca l’esercito israeliano e Benjamin Netanyahu, al quale attribuisce la volontà di “annientare” l’intero mondo arabo anche a costo di provocare una nuova guerra mondiale. E, evocando il conflitto a Gaza, si mette nei panni di un palestinese immaginando di assistere a una scena in cui suo figlio urla vedendo la madre – la sua compagna- giacere sotto le macerie di un edificio distrutto. E’ in quel momento che vorrebbe sgozzare ogni ebreo che incontra, scrive in prima persona. “Certo, dobbiamo sempre dirci che non tutti gli ebrei sono bastardi assassini”, aggiunge.

La risposta della comunità belga non si è fatta attendere. Il testo equivale a “incitare apertamente all’omicidio” degli ebrei, è stata la dura condanna dell’associazione ebraica europea (Eja) con sede a Bruxelles, che ha chiesto le scuse della rivista Humo e la “sospensione immediata” dello scrittore. Anche l’Unia, organizzazione belga che lotta contro le discriminazioni, ha annunciato di aver sporto denuncia dopo aver ricevuto “una decina di segnalazioni” da parte di associazioni o cittadini “sotto shock”.

Ex batterista rock, noto per i romanzi spesso autobiografici che mescolano vita intima, dipendenze e disillusione, Brusselmans ha respinto tutte le accuse di antisemitismo e incitamento all’omicidio o all’odio rivendicando l’uso di uno stile provocatorio che usa “l’esagerazione, l’ironia e persino il sarcasmo per combattere l’ipocrisia”. “Non voglio incitare all’odio. Figuriamoci all’omicidio. Voglio che questa guerra, che non avrebbe mai dovuto iniziare, finisca”, ha scritto il 66enne sul suo account Instagram.

 

Media: “Khalil al-Hayya guiderà i negoziati anche sotto Sinwar”

Il politico di Hamas Khalilal-Hayya è pronto a continuare a guidare i negoziati indiretti con Israele per un cessate il fuoco a Gaza sotto la guida del neo-nominato leader del gruppo Yahya Sinwar. Lo hanno detto tre fonti palestinesi, tra cui un funzionario di Hamas, come riporta il Times of Israel. Gli esperti di politica palestinese avevano visto Hayya come uno dei candidati principali per sostituire Ismail Haniyeh, anche grazie ai suoi buoni legami con il principale sostenitore del gruppo, l’Iran. Lavorando sotto la supervisione di Haniyeh, Hayya ha guidato la delegazione del gruppo nei colloqui di mediazione con Israele volti a garantire un cessate il fuoco e un accordo per lo scambio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre con i palestinesi nelle carceri israeliane. “Il dottor Khail Al-Hayya è il capo del team di negoziazione e non ci sono cambiamenti in questo”, ha detto un funzionario di Hamas. Un’altra fonte ha affermato che Hayya godeva della fiducia sia di Haniyeh sia di Sinwar, e che ci si aspettava che avrebbe “continuato a guidare i negoziati indiretti e ad essere il volto diplomatico del movimento”.

 

luciani.2006@libero.it

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