Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 330° giorno di guerra
Ong Usa: 4 morti in raid Israele, non nostro staff
L’Ong americana American Near East Refugee Aid (Anera) ha denunciato l’uccisione di 4 palestinesi in un attacco israeliano contro la macchina in testa a un suo convoglio di aiuti, precisando che non si trattava di suo staff ma di “quattro membri della comunità con esperienza in precedenti missioni e impegno nella sicurezza”.
“Si sono fatti avanti e hanno chiesto di assumere il comando del veicolo di testa, citando la preoccupazione che il percorso fosse pericoloso e a rischio di saccheggi”, ha riferito Anera, sottolineando che “i quattro non sono stati né controllati né coordinati in anticipo e le autorità israeliane hanno affermato che il veicolo di testa trasportava numerose armi”. “L’attacco aereo israeliano e’ stato effettuato senza alcun preavviso o comunicazione”, ha aggiunto l’Ong.
Da parte sua l’Idf ha spiegato di aver appurato che uomini armati – la cui “presenza non era stata coordinata” – avevano “preso il controllo” della testa del convoglio. Da lì la decisione di “effettuare un attacco mirato”. “Il camion e’ arrivato alla destinazione prevista”, ha specificato l’esercito israeliano.
Nessun membro di Anera e’ rimasto ferito nel raid ma l’ad dell’organizzazione Sean Carroll ha spiegato che, in base alle informazioni raccolte, i quattro erano “partner sul campo che si sforzavano di consegnare gli aiuti con successo”. “Questo non dovrebbe avvenire a costo della vita delle persone”.
Parenti ostaggi: “Netanyahu dica che ha rinunciato a riportarli a casa vivi”
Nuove contestazioni nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu da parte dei familiari degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dall’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso in Israele. I parenti degli ostaggi ‘invitano’ Netanyahu, riferisce il sito di notizie Ynet, ad “annunciare che ha deciso di rinunciare alla vita delle persone rapite e alla restituzione dei corpi di quelle uccise per una degna sepoltura”. Parole che arrivano dopo che nelle scorse ore il gabinetto di sicurezza ha votato per il mantenimento di forze israeliane lungo la Philadelphi Route, il ‘corridoio’ tra la Striscia di Gaza e l’Egitto.
Wafa: 82enne ucciso da forze israeliane a Jenin, sale a 21 il bilancio dei morti tra i palestinesi
Un uomo di 82 anni è stato ucciso oggi dalle forze israeliane a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando la Mezzaluna rossa. Una seconda persona è rimasta ferita.
Sono 21 i palestinesi rimasti uccisi dall’inizio dell’operazione israeliana nelle aree di Jenin, Tulkarem e Tubas, nel nord della Cisgiordania. Secondo Wafa, 12 persone sono morte nel governatorato di Jenin, cinque in quello di Tulkarem e quattro in quello di Tubas.
Oggi l’esercito israeliano ha annunciato di aver “eliminato 20 terroristi in scontri a fuoco e attacchi aerei” e di aver “arrestato 17 sospettati legati ad attività terroristiche” nel corso dell’operazione lanciata martedì notte contro “tre centri terroristici”.
“Le forze stanno operando contro le cellule terroristiche delle organizzazioni terroristiche di Hamas e della Jihad islamica nella zona, nonché contro i tentativi in atto da parte del nemico di lanciare attacchi contro civili israeliani e soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf)”, ha precisato l’Ifd in una nota.