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Guerra Hamas – Israele

Guerra Hamas – Israele

Oggi è il 347° giorno di guerra

Ore decisive per Netanyahu: sarebbe stato trovato accordo per la sostituzione di Gallant e sarebbe caduta anche l’opposizione della moglie del premier alla nomina di Sa’ar

Nelle ultime dodici ore a catturare l’attenzione degli israeliani sono state le voci di un imminente cambio della guardia al ministero della Difesa, con Yoav Gallant che verrebbe sostituito da Gideon Sa’ar. L’ingresso del leader di destra New Hope nel governo sembrerebbe cosa fatta, così ha riferito l’emittente tv pubblica Kan, parlando, se non ci saranno intoppi, di un annuncio nel giro di poche ore. L’accordo sarebbe stato raggiunto e anche l’opposizione di Sara, la potente moglie del premier Benjamin Netanyahu, sarebbe venuta meno, secondo Haaretz. A spingere in questa direzione avrebbero giocato più forze: i partiti ultraortodossi al potere vogliono chiudere la partita della leva militare obbligatoria, con l’adozione di una legge che permetterebbe massicce esenzioni per gli studenti della yeshivah. Già da qualche settimana hanno minacciato ritorsioni sulla votazione del bilancio. Sulla questione del reclutamento, Gallant da tempo si e’ messo di traverso, insistendo per una normativa che abbia un sostegno bipartisan, sia della coalizione che dell’opposizione, insieme ai vertici della sicurezza. Sa’ar invece è visto come più flessibile

 

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Miller: “Le prime conclusioni di Israele sull’omicidio dell’attivista turco-statunitense non scagionano le forze di sicurezza israeliane”

Le prime conclusioni di Israele sull’omicidio dell’attivista turco-statunitense Aysenur Ezgi Eygi non scagionano le forze di sicurezza israeliane. Lo ha affermato il  portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller,  avvertendo che Washington prenderà in considerazione altre misure se non sarà soddisfatta da un’indagine israeliana completa.  Israele ha ammesso che il 6 settembre le sue truppe hanno sparato alla 26enne Eygi mentre prendeva parte a una protesta pacifica contro  l’espansione illegale degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, ma ha affermato che si è trattato di un atto involontario durante una  manifestazione poi sfociata in violenza.

 

Il consigliere del presidente americano, Amos Hochstein, ha ammonito il premier ministro israeliano Netanyahu dall’iniziare una guerra più ampia contro il Libano

Il consigliere del presidente americano Joe Biden, Amos Hochstein, ha ammonito oggi il premier ministro israeliano Benjamin Netanyahu dall’iniziare una guerra più ampia contro il Libano. Lo riferisce Axios citando tre fonti al corrente degli incontri avuti da Hochstein con Netanyahu e il ministro della Difesa, Yoav Gallant.Secondo le fonti, l’inviato Usa ha dichiarato che gli Stati Uniti non credono che un conflitto più ampio in Libano possa raggiungere l’obiettivo di riportare nelle loro case nel nord di Israele gli sfollati. Hochstein ha quindi chiarito che gli Stati Uniti rimangono impegnati per una soluzione diplomatica in Libano, “sia insieme a un accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza, sia da sola”.

luciani.2006@libero.it

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