Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 363° giorno di guerra
Media, autore linciaggio Ramallah ucciso in raid a Gaza
Aziz Salha, noto per il suo ruolo nel linciaggio di due soldati israeliani a Ramallah nel 2000, è stato ucciso in un attacco aereo a Gaza. Lo riporta il Times of Israel, citando media palestinesi. L’immagine di Salha che agita le mani sporche di sangue davanti alla folla fuori dalla scena degli omicidi, dopo aver ripetutamente pugnalato uno dei soldati, è rimasta impressa nella mente degli israeliani come uno dei momenti salienti della Seconda Intifada. Salha è stato liberato dalla prigione e inviato a Gaza nell’ambito dell’accordo del 2011 per la liberazione del soldato prigioniero Gilad Shalit. I media riportano che Salha è stato ucciso in un attacco nel centro della Striscia.
I resti del missile nel deserto, i civili fermano le macchine per farsi le foto
Iresti di un missile balistico iraniano attirano l’attenzione come fosse un’attrazione turistica, tra civili increduli che fanno selfie e foto e una mamma coi figli che girano intorno alle lamiere lunghe diversi metri. Molti hanno fermato apposta le proprie auto per poter raggiungere la carcassa dell’arma.
I resti del missile nel deserto, i civili fermano le macchine per farsi le foto
Mikati: “Applicare risoluzione Onu, anche Hezbollah d’accordo”
“Il governo libanese è pronto a schierare il suo esercito a Sud del fiume Litani, dopo il cessate il fuoco, per applicare la risoluzione 1701 dell’Onu. Hezbollah è d’accordo e la comunità internazionale ci aiuta. Dobbiamo scegliere questa strada, invece della guerra, per raggiungere i rispettivi obiettivi senza spargere altro sangue”, dice il premier libanese Najib Mikati durante una conversazione moderata da Edward Gabriel, presidente dell’American Task Force on Lebanon, riportata da Repubblica. “Adesso è indispensabile” applicare la risoluzione “per evitare altri spargimenti di sangue e distruzione”, “la risoluzione 1701 è stata violata da Israele ogni giorno, ma se siamo preoccupati per l’esplosione di una guerra regionale applicarla ora è nell’interesse di tutti”, aggiunge.
“Ho incontrato lo speaker della Camera Nabih Berri, e mi ha detto che la proposta della Casa Bianca è stata accettata da Hezbollah” e, spiega, “se l’obiettivo è far tornare i cittadini israeliani alle loro case in sicurezza, e possiamo raggiungerlo pacificamente attraverso la diplomazia, perché scegliere invece l’opzione della guerra e del bagno di sangue?”. Mikati manda anche agli Stati uniti: “Siate equi, guardate chi sta violando le norme internazionali, e sostenete il cessate il fuoco immediato”.
Houthi rivendicano attacchi con droni su centro Israele
I ribelli yemeniti Houthi sostenuti dall’Iran hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi notturni con droni nel centro di Israele. In una dichiarazione, gli Houthi hanno affermato di aver colpito con successo un “obiettivo vitale” a Tel Aviv con diversi droni. L’IDF ha riferito in precedenza che un drone è stato abbattuto dall’aeronautica militare israeliana in mare al largo della costa del centro di Israele.
Si aggrava bilancio raid notturno Israele su Beirut: 6 morti
Il ministero della Salute libanese ha aggiornato il bilancio di un attacco israeliano a un centro sanitario nella zona di Bachoura di Beirut, avvenuto nella notte: almeno sei persone sono state uccise e sette ferite. Il centro medico apparteneva all’Organizzazione islamica per la salute legata a Hezbollah. È la seconda volta che il centro di Beirut viene preso di mira da quando Israele ha iniziato la sua campagna di bombardamenti un paio di settimane fa. L’area ospita il parlamento libanese e il quartier generale regionale delle Nazioni Unite.