Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 401° giorno di guerra
Gli Stati Uniti chiedono al Qatar di espellere Hamas
Hamas potrebbe essere costretto a chiudere i suoi uffici in Qatar, dopo che gli Stati Uniti hanno informato lo Stato del Golfo che non considerano più accettabile che il gruppo militante palestinese abbia una base lì. Lo ha scritto l’agenzia di stampa Reuters, senza essere smentita.
“Dopo aver rifiutato ripetute proposte per il rilascio degli ostaggi, i leader di Hamas non dovrebbero più essere i benvenuti nelle capitali dei partner americani. Lo abbiamo detto chiaramente al Qatar dopo l’ultimo no di Hamas, settimane fa”, ha detto un alto funzionario americano alla Reuters. Nel complicato puzzle mediorientale il Qatar è un importante interlocutore degli Stati Uniti, anche se ha sistematicamente finanziato e sostenuto organizzazioni e movimenti accusati di terrorismo dalla Siria al Nordafrica.
Dal 2012 il Qatar ospita l’ufficio politico di Hamas, quando il gruppo lasciò Damasco dopo essere entrato in rotta con il regime siriano, all’epoca Washington appoggiò la mossa, ritenendo che avrebbe consentito un utile canale di comunicazione con il gruppo palestinese che controllava la Striscia di Gaza. Molti alti dirigenti di hamas vivono, ho hanno vissuto lì; lo stesso ex capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, partì proprio dal Qatar per recarsi a Teheran dove venne ucciso da un missile israeliano. Probabilmente la richiesta di Washington non arriva inaspettata: il gruppo ha recentemente aperto un ufficio politico a Baghdad.
Dopo l’attacco dello scorso anno al sud di Israele, in cui Hamas ha ucciso 1.200 persone e ne ha rapite altre 250, il quadro è totalmente cambiato: il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha detto ai leader del Qatar e degli altri paesi coinvolti nei negoziati per la liberazione degli ostaggi che non si può più fare “business as usual” e Israele ha distrutto la Striscia uccidendo oltre 43 mila persone disarticolando la struttura di Hamas. Lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, primo ministro del Qatar, ha ripetuto più volte che l’ufficio di Hamas esiste a Doha per consentire i negoziati con il gruppo, ma Hamas ha cessato di essere un interlocutore.