Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 420° giorno di guerra
Colloqui Macron con Mikati e Berri su cessate il fuoco
Il Presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, e il primo ministro ad interim, Najib Mikati, hanno avuto telefonate separate con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo riporta la National News Agency (NNA).
Hanno discusso “della situazione in corso in Libano” dopo l’annuncio del fragile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, nonche’ di questioni relative al “piu’ ampio panorama politico e di sicurezza”, ha affermato la NNA.
Mikati ha ringraziato Macron per il suo impegno nei confronti del Libano e per il ruolo chiave nel garantire il cessate il fuoco, ha affermato la NNA.
Ha anche confermato che l’esercito stava rafforzando la sua presenza a sud del fiume Litani, vicino al confine con Israele.
Da parte sua, Berri ha parlato delle “provocazioni israeliane che continuano a complicare la situazione della sicurezza”, ha aggiunto l’NNA.
Idf: “Hezbollah ha violato il cessate il fuoco più volte”
L’esercito israeliano ha accusato Hezbollah di aver violato più volte l’accordo di cessate il fuoco da quando è entrato in vigore mercoledì. Per contro, nelle ultime ore sono stati schierati soldati israeliani per impedire ad altri membri della milizia di avanzare nel Libano meridionale, ha affermato l’esercito.
L’accordo di cessate il fuoco stabilisce che Hezbollah debba ritirarsi dietro il fiume Litani, circa 30 chilometri a nord del confine israelo-libanese, in conformità con una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Anche le truppe di terra israeliane devono ritirarsi gradualmente dal Libano nei prossimi 60 giorni.
Netanyahu: pronto a tregua a Gaza per ostaggi non a fine della guerra
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che accetterebbe una pausa nella guerra a Gaza, parlando nella sua prima intervista dopo il cessate il fuoco in Libano. “Sono pronto per un cessate il fuoco in qualsiasi momento”, le sue parole in un’intervista a Channel 14. Allo stesso tempo Netanyahu ha aggiunto che nona accetterà invece la fine delle ostilità, una richiesta fondamentale di Hamas. Senza entrare nei dettagli, Netanyahu ha detto che Israele sta facendo “molte, molte cose” per cercare di raggiungere un accordo.
Netanyahu ha aggiunto che le condizioni in Libano sono diverse da quelle a Gaza in quanto Israele sta cercando di distruggere Hamas ma impedisce semplicemente a Hezbollah di riarmarsi. Mentre Israele può impedire il contrabbando di armi in Libano bombardando i valichi di frontiera e colpendo la Siria, ciò non può accadere a Gaza, perché Israele non attaccherà l’Egitto. Pertanto, Israele deve rimanere sul corridoio di Filadelfia, la strada sul confine tra Egitto e Gaza.
Israele: eliminati due operativi di Hezbollah
Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver colpito due operativi Hezbollah nel sud del Libano utilizzando velivoli. Lo riferisce Haaretz. Secondo la dichiarazione, sono state identificate diverse attività sospette che costituivano una minaccia per Israele e violavano l’accordo di cessate il fuoco. L’esercito ha aggiunto che le forze stanno operando nell’area per rimuovere ulteriori operativi.
Netanyahu: guerra intensa se Hezbollah non rispetta tregua
Nella sua prima intervista dopo il cessate il fuoco in Libano, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu afferma che se Hezbollah non rispetterà le regole, ci sarà una “guerra intensa”. “Ho dato istruzioni all’Idf: se ci sarà una violazione massiccia dell’accordo, non opereremo chirurgicamente come stiamo facendo ora, ma ho ordinato una guerra intensiva”. Netanyahu ha rilasciato un’intervista alla tv di destra (vicina al premier) Channel 14.