GUERRA HAMAS – ISRAELE
Oggi è il 210° giorno di guerra
Vietate le bandiere palestinesi all’Eurovision Song Contest
Gli organizzatori dell’Eurovision Song Contest si riservano il diritto di rimuovere eventuali bandiere e simboli filo-palestinesi durante lo show della prossima settimana in Svezia.
L’annuncio arriva nel mezzo delle crescenti tensioni che circondano Israele, che partecipa al concorso musicale europeo, sulla sua sanguinosa campagna militare a Gaza. Si prevede che gruppi filo-palestinesi organizzeranno grandi proteste a Malmö per chiedere la fine dei bombardamenti. Michelle Roverelli, responsabile comunicazioni per l’EBU che gestisce lo spettacolo, ha detto che i possessori di biglietto potranno portare ed esporre solo bandiere che rappresentino Paesi partecipanti all’evento, nonché la bandiera color arcobaleno. Giovedì il Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha invitato i cittadini a non andare a Malmö per motivi di sicurezza.
La protesta degli studenti contro la guerra si allarga al Canada
Si allarga anche al Canada il fronte delle proteste degli studenti universitari per chiedere la fine dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.
Le proteste canadesi arrivano mentre la polizia ha arrestato centinaia di persone nei campus statunitensi e il bilancio delle vittime a Gaza è in aumento. Nei campus di Montreal e di Toronto, come anche in quelli della British Columbia e di Ottawa, sono in corso le proteste degli studenti che hanno allestito tende e accampamenti, monitorati dalle forze dell’ordine che al momento non sono ancora intervenute.
Guterres, segretario Onu: “Israele e Hamas, accordo subito e niente attacco a Rafah”
Nuovo appello del segretario generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres a Israele e Hamas affinché raggiungano subito un accordo per evitare che la guerra nella Striscia di Gaza peggiori “esponenzialmente”.
“Per il bene del popolo di Gaza, degli ostaggi e delle loro famiglie in Israele, e per il bene della regione e del mondo, imploro il governo israeliano e i leader di Hamas di raggiungere un accordo. Senza, temo che la guerra con tutte le sue conseguenze peggiorerà in modo esponenziale”, ha detto Guterres dal palazzo presidenziale La Moneda a Santiago del Cile, dove ha incontrato il presidente cileno, Gabriel Boric. Guterres ha anche messo in guardia sull’impatto che un attacco militare avrebbe su Rafah. “Un attacco militare a Rafah significherebbe un’escalation che ucciderebbe migliaia di civili e costringerebbe centinaia di migliaia a fuggire – ha detto – e avrebbe un impatto devastante sui palestinesi di Gaza, così come gravi ripercussioni nella Cisgiordania occupata e in tutta la regione”.