GUERRA HAMAS – ISRAELE
Oggi è il 229° giorno di guerra
Netanyahu in un’intervista alla CNN: “Solo Israele può fermare Hamas”
Israele non intende cambiare piano riguardo a Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Cnn. “Rafah – ha spiegato – e’ l’ultima roccaforte di Hamas. Ciò che dobbiamo fare è demilitarizzare Gaza e penso che l’unica forza in grado di fermare un ritorno del terrorismo è Israele”.
L’Unrwa ha annunciato oggi che sospenderà le distribuzioni alimentari a Rafah
L’agenzia Onu responsabile per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha annunciato oggi che sospenderà le distribuzioni alimentari a Rafah, la città nel sud della Striscia di Gaza, teatro degli scontri tra Israele e Hamas. A seguito dell’operazione militare in corso nella parte orientale di Rafah”, dal 7 maggio, “il centro di distribuzione dell’Unrwa e il magazzino del Pam”, il programma alimentare mondiale, “entrambi situati a Rafah, sono ora inaccessibili”, afferma l’agenzia su X. e “le distribuzioni di cibo sono attualmente sospese a causa della mancanza dirifornimenti e dell’insicurezza” in città.
Il ministro Israel Katz ha chiesto al suo omologo francese Stéphane Séjourné ”di dichiarare che la decisione del procuratore capo della Cpi è inaccettabile per lui e per il governo francese”
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha chiesto al suo omologo francese Stéphane Séjourné “ di dichiarare forte e chiaro che la decisione del procuratore capo della Cpi è inaccettabile per lui e per il governo francese, indipendentemente dall’autorità della corte”. Parlando in un evento parigino per celebrare i 75 anni di relazioni tra Israele e Francia, Katz ha aggiunto che ”questo è ciò che hanno fatto i nostri amici in tutto il mondo, e questo è ciò che mi aspetto dal nostro amico, il governo francese”.
“La Francia riconosce l’indipendenza della Corte penale internazionale”, aveva affermato Séjourné. ”Spetterà ora ai giudici della Cpi decidere se questi mandati verranno concessi”. Il ministro francese aveva anche esortato a non tracciare una ”equivalenza” tra le richieste di mandato d’arresto per i leader israeliani e quelli di Hamas.
Il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha revocato la decisione della confisca dell’attrezzatura di trasmissione dell’Associated Press
Il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha revocato la decisione di confiscare l’attrezzatura di trasmissione dell’Associated Press, che i suoi ufficiali avevano sequestrato presso la filiale di Sderot. Karhi ha ordinato la restituzione dell’attrezzatura, che secondo l’Ap, veniva utilizzata per trasmettere una visione generale del nord di Gaza. Le norme di censura militare israeliane vietano la trasmissione di dettagli come i movimenti delle truppe che potrebbero mettere in pericolo i soldati, tuttavia Ap sostiene che le riprese dal vivo mostravano semplicemente il fumo che si alzava sul territorio. Il Ministero delle Comunicazioni aveva dichiarato che le trasmissioni erano “illegali” e mostravano le attività dei “soldati dell’Idf e mettevano in pericolo i nostri combattenti”. Oltre alla telecamera, gli agenti hanno confiscato un treppiede, due microfoni e un modem LiveU Net. Il Ministero delle Comunicazioni ha inoltre fornito un video che mostrava Ap e al Jazeera, bandita da Gaza, trasmettere esattamente lo stesso filmato.
Il ministro Tajani: “L’Italia si è astenuta sul voto Onu per il riconoscimento della Palestina perché è alla guida del G7”
“L’Italia si è astenuta sul voto Onu per il riconoscimento della Palestina perché sta alla guida del G7 e la maggioranza dei Paesi che ne fanno parte si è astenuta. Siamo a favore dello Stato di Israele e di quello della Palestina. Siamo sostenitori della creazione di una missione Onu”. Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani a Otto e mezzo su La7.