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GUERRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 230° giorno di guerra

Il leader dell’opposizione israeliana, Lapid, ha esortato oggi il primo ministro, Netanyahu, ad accettare la Palestina come Stato

Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha esortato oggi il primo ministro Benjamin Netanyahu ad accettare la Palestina come Stato, a determinate condizioni e dietro garanzie. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu. Lapid, leader del partito centrista Yesh Atid, ha parlato dopo che Norvegia, Irlanda e Spagna hanno annunciato che riconosceranno la Palestina come Stato a partire dal 28 maggio. Lapid, tuttavia, ha accusato il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir di aver impedito a Netanyahu di adottare questa posizione, secondo il quotidiano Yedioth Ahronoth. “Netanyahu dovrebbe dichiarare che, a determinate condizioni e garanzie specifiche, è disposto ad accettare un futuro Stato palestinese che si unisca alla lotta al terrorismo”, ha affermato Lapid, senza entrare nei dettagli. Criticando Ben-Gvir, il leader dell’opposizione ha affermato che ”non permette” a Netanyahu di annunciare la sua disponibilità a riconoscere il palestinese come Stato, descrivendo la situazione attuale come ”la follia in cui viviamo. Non accadrà con questo governo: dobbiamo mandare a casa” il governo Netanyahu e “formarne uno efficace”, ha concluso Lapid.

 

Joe Biden “ritiene che uno Stato palestinese debba nascere attraverso negoziati diretti tra le parti, non attraverso il riconoscimento unilaterale”

Joe Biden “ritiene che uno Stato palestinese debba nascere attraverso negoziati diretti tra le parti, non attraverso il riconoscimento unilaterale”. Lo ha affermato un portavoce della Casa Bianca. “Il Presidente è un fervente sostenitore di una soluzione a due Stati e lo è stato per tutta la sua carriera”, ha detto Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, in reazione alla decisione di Spagna, Irlanda e Norvegia di riconoscere lo Stato di Palestina. “Questa è una posizione di principio che abbiamo costantemente affermato”, ha commentato il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan. “Ogni Paese è libero di prendere le proprie decisioni”, ha aggiunto.

 

Migliaia di persone sono scese in piazza stasera a Tel Aviv e a Gerusalemme per chiedere il rilascio degli ostaggi

Migliaia di persone sono scese in piazza stasera a Tel Aviv e a Gerusalemme per chiedere il rilascio degli ostaggi israeliani dalla Striscia di Gaza. Le proteste si tengono poche ore dopo la diffusione di un video che mostra il rapimento di cinque soldatesse da parte di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre scorso.Come riportato dai media israeliani, a Tel Aviv i manifestanti si sono radunati davanti al quartier generale dell’esercito Kirya, dove è in corso una riunione del gabinetto di guerra israeliano sulla possibile ripresa dei negoziati per il rilascio degli ostaggi. I manifestanti hanno acceso un falò in strada, bloccando il traffico. A Gerusalemme la protesta è in corso davanti all’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

 

L’amministrazione Biden è in trattative con un’organizzazione della Ue per garantire l’apertura del valico di frontiera di Rafah a Gaza

L’amministrazione Biden è in trattative con un’organizzazione della Ue per garantirel’apertura del valico di frontiera di Rafah a Gaza dopol’offensiva israeliana. Lo rivela Politico citando due fonti,tra cui un alto dirigente dell’amministrazione Usa. Per superare il braccio di ferro tra Israele ed Egitto, Washington propone dicoinvolgere una terza parte neutrale: la missione di assistenzaalle frontiere dell’Unione europea al valico di Rafah.L’organizzazione precedentemente operava al confine di Gaza, maha sospeso le sue operazioni nel 2007 dopo che Hamas ha preso ilcontrollo della Striscia.

 

Gli Stati Uniti chiedono a Israele di non bloccare i fondi destinati ai palestinesi come forma di ritorsione per il riconoscimento della Stato di Palestina

Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele di non bloccare i fondi destinati ai palestinesi come forma di ritorsione per il riconoscimento della Palestina da parte di alcuni Paesi europei. “E’ sbagliato trattenere i fondi che forniscono beni e servizi di base a persone innocenti”, ha sottolineato il funzionario dell’amministrazione.

 

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà questa sera per discutere l’impasse nelle trattative per il rilascio degli ostaggi

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà questa sera per discutere l’impasse nelle trattative per il rilascio degli ostaggi e l’eventuale mandato da affidare ai negoziatori. Lo riporta il Times of Israel.La differenza sostanziale tra le parti rimane la richiesta di Hamas della fine delle ostilità mentre Israele accetterebbe solo un cessate il fuoco temporaneo

 

luciani.2006@libero.it

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