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GUERRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 233° giorno di guerra

Hamas: “Negoziati non seri, Israele vuole eludere la sentenza della Corte di giustizia”

Hamas ”non è stata informata dai mediatori sulla ripresa dei negoziati” e ”i colloqui di cui si è parlato oggi non sono seri”. Lo ha dichiarato l’alto funzionario di Hamas Osama Hamdan ad al-Jazeera, sottolineando che l’obiettivo dei “negoziati mirano a fermare l’aggressione, a porre fine all’assedio e  a raggiungere un accordo giusto”.

Invece, ha proseguito Hamdan, ”riteniamo che Israele stia cercando di eludere la decisione della Corte internazionale di giustizia e che i negoziati siano progettati per dare loro il tempo di evitare” gli effetti della sentenza. ”Non è sufficiente parlare della disponibilità israeliana per la pacificazione, sono necessari il ritiro immediato dalla Striscia e la fine della guerra”, ha spiegato l’alto funzionario di Hamas.

 

Premier Anp: “L’Italia riconosca lo Stato Palestinese”

Il primo ministro e ministro degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammed Mustafa ha chiesto all’Italia di riconoscere lo Stato palestinese, come hanno fatto di recente anche Spagna, Norvegia e Irlanda. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa.

Nel suo incontro con la premier Giorgia Meloni, Mustafa l’ha informata sugli ultimi sviluppi ”denunciando le continue violazioni israeliane, nonché l’escalation delle attività di insediamento”. La priorità ora, ha aggiunto il premier palestinese secondo quanto riporta la Wafa, ”è porre fine al genocidio a Gaza, ripristinare i servizi di base per soddisfare i bisogni umanitari del popolo palestinese nella Striscia e rilasciare i fondi palestinesi trattenuti dal governo israeliano”.

 

Fonte Hamas ad Axios: no negoziati senza stop a guerra Gaza

Un funzionario di Hamas ha detto al sito americano Axios che l’organizzazione palestinese non riprenderà i negoziati con Israele per il rilascio degli ostaggi fino a quando continuerà l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. La dichiarazione arriva dopo che funzionari Usa e israeliani hanno riferito di “progressi verso la possibile ripresa dei negoziati” nell’incontro tenuto ieri a Parigi dal direttore della Cia, William Burns, il direttore del Mossad israeliano, David Barnea, e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdelrahman Al-Thani.

 

Biden: continuiamo lavoro per tregua e ritorno ostaggi

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che gli Stati Uniti sono impegnati in “una diplomazia urgente che garantisca un cessate il fuoco immediato e riporti a casa gli ostaggi” nelle mani di Hamas.

Biden ha parlato all’Accademia militare di West Point, assicurando che gli Stati Uniti stanno lavorando per portare più aiuti umanitari a Gaza. “Il nostro esercito e la nostra Marina hanno schierato un molo temporaneo nel Mediterraneo in tempi record per aumentare gli aiuti salvavita ai palestinesi”, ha ricordato il capo della Casa Bianca, “l’aeronautica americana ha effettuato lanci di cibo, consegnando decine di migliaia di pasti alla popolazione di Gaza”

 

La Spagna: “Israele deve rispettare l’ordine della Corte dell’Aja”

Il governo spagnolo ha chiesto a Israele di rispettare l’ordine della Corte internazionale di giustizia dell’Aja di fermare immediatamente l’offensiva su Rafah.  “Le misure precauzionali stabilite dalla Corte Internazionale di Giustizia, inclusa la cessazione dell’offensiva militare da parte di Israele a Rafah, sono obbligatorie. Israele deve rispettarli”, ha scritto su X il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. “Lo stesso vale per il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza”, ha scritto, aggiungendo che “la sofferenza del popolo di Gaza e la violenza devono finire”.

 

luciani.2006@libero.it

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