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GUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 853° giorno di guerra

Von der Leyen, bene negoziati: no scorciatoie

“E’ un’ottima notizia che oggi l’Unione europea apra i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia. Ci troviamo sulla soglia di un momento significativo e trasformativo per questi due paesi e per la nostra Unione. E celebriamo i valori e i principi che ci uniscono. L’Ue è sempre stata più di un’unione politica ed economica. E’ una testimonianza della nostra aspirazione collettiva alla pace, alla sicurezza, alla democrazia e alla prosperita'”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un videomessaggio. “I popoli dell’Ucraina e della Moldavia hanno dimostrato il loro incrollabile impegno e determinazione nel far parte di questo progetto. Anche in tempi di guerre e disordini hanno avviato ampie riforme. Sanno che il loro cammino sarà rigoroso e impegnativo. I negoziati di adesione sono finalizzati a preparare i candidati alle responsabilità derivanti dall’adesione. Ecco perché non esistono scorciatoie. Ci imbarchiamo in questi negoziati con un forte spirito di apertura, coinvolgimento e impegno”, ha aggiunto.

“Il percorso da percorrere sara’ impegnativo. Ma e’ anche pieno

di immense opportunita’ per la Moldavia e l’Ucraina, cosi’ come

per l’intera nostra Unione. Insieme possiamo creare un’Europa

piu’ grande, piu’ dinamica e lungimirante. Vi auguro quindi un

avvio positivo dei negoziati di adesione”, ha concluso.

 

Prorogata fino al 2026 la protezione Ue per i rifugiati ucraini

Oggi il Consiglio ha adottato una decisione per estendere la protezione temporanea fino al 4 marzo 2026 per gli oltre 4 milioni di ucraini in fuga dalla guerra di aggressione russa. Il meccanismo di protezione temporanea è scattato il 4 marzo 2022 – solo pochi giorni dopo che le forze armate russe hanno lanciato l’invasione su larga scala dell’Ucraina – e dovrebbe durare fino al 4 marzo 2025. La decisione di proroga adottata oggi non modifica la decisione del marzo 2022 in termini di categorie di persone a cui si applica la protezione temporanea.

 

Reuters, ‘in piano Trump niente armi a Kiev se non tratta’

Due consiglieri chiave di Donald Trump hanno presentato all’ex presidente statunitense un piano per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina se vincerà le elezioni presidenziali: il piano prevede di dire a Kiev che continuerà a ricevere armi statunitensi solo se avvierà colloqui di pace con Mosca. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters in esclusiva.  Gli Usa avvertirebbero allo stesso tempo Mosca che qualsiasi rifiuto di negoziare si tradurrebbe in un maggiore sostegno americano all’Ucraina, ha dichiarato in un’intervista il tenente generale in pensione Keith Kellogg, uno dei consiglieri di Trump per la sicurezza nazionale.

 

Metsola, ‘giornata storica per Ucraina e Moldavia verso l’Ue’

“Il 25 giugno 2024 passerà alla storia. Oggi avviamo i negoziati con l’Ucraina e la Moldavia verso l’adesione” all’Unione europea. “Questo è un momento importante che ci rafforza, che ci unisce come un’unica famiglia. Il nostro futuro condiviso inizia ora”. Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

 

“Troppe perdite”, Zelensky rimuove comandante esercito

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha annunciato ieri sera la destituzione del capo delle forze congiunte delle Forze armate ucraine, Yuri Sodol, dopo che il militare era stato accusato da un sottoposto di “aver ucciso più soldati ucraini di qualsiasi generale russo”. “Ho deciso di sostituire il comandante delle Forze congiunte delle Forze armate ucraine, il generale Yuri Sodol, con il generale di brigata Andri Gnatov”, ha detto Zelensky nel in un discorso alla nazione. Poche ore prima, il capo della brigata Azov della Guardia nazionale ucraina, Bogdan Krotevich, aveva annunciato di aver chiesto formalmente l’apertura di un’indagine contro un generale ucraino accusato di aver “ucciso più soldati ucraini di qualsiasi generale russo”. I media ucraini avevano rivelato che si trattava di Sodol, la cui nomina nel febbraio di quest’anno a comandante delle Forze congiunte è stata accolta con dure critiche e accuse di incompetenza.

luciani.2006@libero.it

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