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GUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 870° giorno di guerra

Estonia: “Nato e indo-pacifico insieme contro gli autoritarismi”

“L’Iran e la Corea del Nord stanno dotando la Russia di armamenti, la Cina sta aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni e ad accedere all’alta tecnologia, che è essenziale per l’azione militare. Rafforzando la cooperazione in materia di sicurezza con i partner nella regione indo-pacifica e di dare impulso alla crescita accelerata delle capacità industriali di difesa europee, la Nato intende aumentare la propria preparazione per resistere alle azioni ostili degli stati autoritari”. Lo ha affermato ieri a Washington il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna. Tsahkna ha salutato con particolare favore la decisione della Nato di aumentare la cooperazione con Australia, Giappone, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda in materia di sostegno all’Ucraina, difesa dagli attacchi cibernetici e l’ibridi e sviluppo delle nuove tecnologie. “Il rafforzamento della cooperazione consentirà agli alleati della NATO e ai nostri partner nella regione indo-pacifica di affrontare con maggiore successo le sfide alla sicurezza, che in molti casi sono comuni o strettamente interconnesse”, ha aggiunto il ministro.

 

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia russa – a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue – non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. Molti di questi hanno stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin e alcuni sono anche stati colpiti dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, che è ormai entrata nel terzo anno di combattimenti. LA SCHEDA

 

Zelensky: “Grato a Meloni, capacità di difesa e ripresa tra le priorità del G7”

“A Washington ho incontrato la premier italiana Giorgia Meloni. L’ho informata della situazione al fronte e del terrore aereo russo contro le città ucraine. Abbiamo discusso delle principali esigenze dell’Ucraina, compresa la difesa aerea. Sono grato che le capacità di difesa e la ripresa dell’Ucraina siano state fissate come priorità per la presidenza italiana del G7 quest’anno”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

Erdogan a Zelensky: “Al lavoro per rilanciare il patto sul grano”

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha detto all’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, che sono stati avviati lavori per rilanciare l’iniziativa che aveva permesso l’esportazione di grano dall’Ucraina dall’agosto del 2022, un patto conclusosi poi circa un anno fa dopo l’uscita della Russia dall’accordo. “Ho assicurato che la nostra squadra continuerà con questo lavoro. Ci stiamo preparando a tenere una conferenza in Turchia riguardo alla sicurezza alimentare e alla libertà di navigazione in base alla messa in pratica delle decisioni prese durante il Vertice della Pace”, tenutosi in Svizzera il 15 e il 16 giugno, ha aggiunto Erdogan, come riferisce Anadolu, in riferimento ad un incontro con Zelensky, a margine del vertice Nato di Washington.   L’accordo sull’Iniziativa per il grano nel Mar Nero (Black Sea Grain Iniziative) è stato trovato a Istanbul alla fine del luglio del 2022 ed è stata sottoscritta da Mosca, Kiev e Ankara sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Il patto ha permesso l’esportazione di grano e altri prodotti alimentari da vari porti dell’Ucraina attraverso un corridoio sicuro nel Mar Nero. In circa un anno, sono stati esportati 32,9 milioni di tonnellate di grano e altri prodotti alimentari in vari Paesi del mondo ma nel luglio del 2023 Mosca si è sfilata dal patto, dopo avere criticato le restrizioni sull’esportazione dei suoi prodotti alimentari.

 

Ucraina, Macron: “Orban non aveva il mandato dell’Ue”

Il premier ungherese Viktor Orban, nei giorni scorsi in Russia da Vladimir Putin e in Cina da Xi Jinping dopo la tappa a Kiev da Volodymyr Zelensky all’inizio della presidenza di turno dell’Ue, non aveva “alcun mandato” dell’Ue. Lo ha detto da Washington il presidente francese Emmanuel Macron, che ha insistito su “sovranità e indipendenza della diplomazia” dei singoli Stati.

“Penso sia legittimo – ha detto nelle dichiarazioni rilanciate dai media francesi – che un capo di governo possa andare nel Paese in cui sceglie di recarsi in visita”. “Semplicemente – ha aggiunto nelle dichiarazioni rilanciate dai media francesi – non dovrebbero esserci ambiguità”. E Orban “non l’ha fatto in quanto presidente di questo semestre con responsabilità europee”.

 

luciani.2006@libero.it

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