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GUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 883° giorno di guerra

Tre morti in una sparatoria tra soldati ucraini nella regione di Kharkiv

Una sparatoria tra soldati ucraini di stanza nella regione di Kharkiv (nell’Ucraina nord-orientale) ha causato tre morti e quattro feriti. Lo rende noto una divisione dell’esercito di Kiev. “I soldati hanno usato armi da fuoco in una delle unità”, per motivi ancora da chiarire. Tre soldati sono rimasti uccisi e altri 4 sono stati feriti”, ha dichiarato la divisione Khortytsia, senza fornire ulteriori dettagli. Le circostanze dell’incidente non sono ancora chiare e l’esercito non ha indicato i responsabili, limitandosi a dire che le armi sono state usate per motivi “personali” e non militari.

 

Londra omaggia i 487 atleti ucraini uccisi in guerra, in vista delle Olimpiadi

Mercoledì la Parliament Square di Londra è diventata il luogo di una mostra speciale in onore degli atleti ucraini che hanno perso la vita dopo l’invasione della Russia. Il numero 487, che sta a significare che tanti sono gli atleti ucraini uccisi nella guerra, è stato collocato sul prato della piazza, di fronte all’iconico palazzo del parlamento.

L’opera vede il numero 487 circondato da guantoni da boxe, remi da canottaggio, manubri e altre attrezzature sportive, tutte colorate di nero.

Gli atleti ucraini hanno iniziato ad arrivare a Parigi in vista delle Olimpiadi, in gran parte in treno poiché nessun volo commerciale sta decollando dal paese devastato dalla guerra.

Con 140 atleti che prenderanno parte ai Giochi, questa sarà la più piccola rappresentanza dell’Ucraina alle Olimpiadi nella storia indipendente del paese.

 

Zuppi: pace in Ucraina possibile, bisogna cercarla

“Io credo sempre possibile la pace in Ucraina. Bisogna cercarla. E tutti devono fare tutto perché comunque arriva sempre già troppo tardi. Sono comunque tutte indicazioni importanti. Certamente questa è l’aspirazione di Papa Francesco, da sempre. E certamente questo è stato il senso del viaggio del cardinale Parolin in Ucraina, favorire tutto ciò che può portare a una soluzione del conflitto e a una Pace giusta e sicura”. Così il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, stasera a Cassano allo Ionio, ha commentato le apparenti aperture, seppure condizionate, arrivate da Kiev e Mosca su una eventuale trattativa per porre fine alla guerra.

luciani.2006@libero.it

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