Guerra in Ucraina
Oggi è il 965° giorno di guerra
Von der Leyen ai Paesi balcanici che aspirano ad entrare in Ue, restino “dalla parte giusta della storia”
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha esortato i Paesi dei Balcani occidentali, che aspirano ad aderire all’Unione europea, a rimanere dalla “parte giusta della storia”. Intervenendo a Berlino in occasione di un vertice volto a promuovere legami più stretti con la regione, von der Leyen ha ammesso che c’è stato un lungo periodo in cui l’allargamento dell’Ue era stato congelato.
Ma “questo è completamente cambiato negli ultimi anni”, ha detto, sottolineando che la guerra in Ucraina ha portato “chiarezza: dobbiamo scegliere di stare dalla parte giusta della storia e dalla parte del diritto internazionale”. Circa vent’anni fa Bruxelles ha aperto la prospettiva di adesione a sei Paesi dei Balcani occidentali: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. L’Ue, tuttavia, ha recentemente avvertito la Serbia che il mantenimento dei suoi legami storicamente forti con Mosca “non è compatibile” con la sua aspirazione ad aderire all’Ue.
Il messaggio serale di Zelensky: confermato dai servizi d’intelligence il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto guerra
“Ho tenuto una riunione dell’Alto Comando. Sono state poste diverse domande. Tra le principali c’era un rapporto dei servizi di intelligence (il Foreign Intelligence Service e il GUR) sulle intenzioni dei russi per l’autunno e l’inverno. Tutto è abbastanza dettagliato, così come il coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra”. È quanto afferma nel suo video messaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel rapporto dell’intelligence, secondo Zelensky, sono chiare anche “le relazioni della Russia con alcuni altri Paesi che, purtroppo, stanno investendo nel prolungamento della guerra”.
Borrell al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo, problemi su traffico di grano e petrolio, occorrono nuove sanzioni
“Abbiamo bisogno di più sanzioni contro la flotta ombra russa, la capacità russa di esportare idrocarburi prolunga anche la guerra e il numero di navi su questa flotta ombra che consente alla Russia di continuare a esportare petrolio senza essere sotto i limiti dei cap di prezzo sta aumentando, quindi chiediamo una proposta per aumentare le sanzioni contro queste navi”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.
“Vediamo un incremento degli attacchi della Russia contro infrastrutture energetiche e porti. Solo oggi, molte navi civili sono state colpite da missili balistici lanciati dalla Russia, quindi il problema delle esportazioni di grano sta tornando, la Russia sta colpendo molte navi che finora viaggiavano liberamente attraverso i corridoi stabiliti da Odessa al mar Nero, sembra che le esportazioni di grano siano di nuovo minacciate militarmente dalla Russia”, ha dichiarato Borrell.
“Dobbiamo continuare a combattere l’elusione delle sanzioni. E questo inizia da casa nostra, non solo nel paese in cui avviene l’elusione. La riesportazione inizia a casa. Dobbiamo aumentare la due diligence da parte delle aziende che esportano componenti critici in paesi terzi”, così Borrell al termine del Consiglio Esteri UE a Lussemburgo.
Il ministro degli Esteri ucraino accoglie con favore le sanzioni dell’Ue all’Iran
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha accolto lunedì con favore le sanzioni recentemente imposte dall’Unione Europea contro l’Iran per i trasferimenti di armi alla Russia. “L’assistenza militare a un aggressore viola il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. Chi sostiene l’aggressione deve condividere la responsabilità e pagarne il prezzo”, ha dichiarato Sybiha su X.
Lituania: la sconfitta dell’Ucraina sarebbe una minaccia esistenziale
I paesi nordici e baltici sono “consapevoli che se l’Ucraina venisse sconfitta, si troverebbero di fronte a una minaccia esistenziale”. L’ha detto oggi il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, intervenendo al consiglio Esteri dell’Ue in Lussemburgo. “Se non siamo d’accordo sul fatto che il nostro obiettivo è una vittoria completa e indiscutibile dell’Ucraina, spingeremo l’Ucraina non verso la pace, ma verso la capitolazione”, ha avvertito ancora Landsbergis invitando i Paesi europei ad aumentare il loro sostegno a Kiev sull’esempio di quanto fatto finora dai Paesi baltici e nordici.