Guerra in Ucraina
Oggi è il 994° giorno di guerra
Zelensky: “Pressing ai partner sulle sanzioni contro la Russia”
“Oggi ho tenuto una riunione dettagliata sulle sanzioni e sulla crescente pressione sulla Russia, prendendo di mira in modo specifico la flotta di petroliere ombra. Abbiamo una serie di misure in atto e intensificheremo il nostro lavoro con i partner”. Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, precisando di avere anche “firmato diversi decreti, tra cui uno che impone sanzioni alle aziende e agli individui russi che lavorano nell’interesse dello Stato aggressore e lo aiutano a eludere le responsabilità della guerra”.
Zelensky sottolinea che il suo Paese “coordinerà queste sanzioni con i nostri partner, in particolare quelle che prendono di mira le infrastrutture aeronautiche russe”.
Usa, rivelò segreti del Pentagono su guerra: Jack Teixeira condannato a 15 anni
Jack Teixeira, il giovane aviere della Guardia Nazionale del Massachusetts che rivelò una serie di documenti riservati del Pentagono sulla guerra in Ucraina è stato condannato a 15 anni di carcere da un giudice federale. Teixeira, 22 anni, si era dichiarato colpevole di tutti i sei capi di imputazione per spionaggio. Prima della lettura della sentenza, il giovane si è scusato davanti alla giudice Indira Talwani per le sue azioni. La violazione della sicurezza messa in atto da Teixeira sollevò l’allarme sulla capacità dell’America di proteggere i suoi segreti e costrinse l’Amministrazione Biden a contenere le ricadute diplomatiche e militari.
Stretta sulle adozioni in Russia, vietate dove si cambia sesso (anche in Italia)
Mosca adotta una nuova stretta sui diritti nella sua battaglia per la difesa della famiglia tradizionale. A partire dal divieto di adozione per tutti quei Paesi, inclusa l’Italia, che autorizzano il cambio di sesso. Il provvedimento, approvato in seconda e terza lettura dalla Duma, impedisce l’adozione di bambini dalla Russia verso Paesi in cui è consentita la riassegnazione di genere. D’ora in avanti, il codice di famiglia deve essere integrato con clausole che stabiliscono che i genitori adottivi tra le altre cose non possono essere cittadini di uno Stato “in cui è consentito cambiare sesso tramite intervento medico, incluso l’uso di farmaci volti a cambiare sesso”.
Secondo il presidente della Camera Bassa Vyacheslav Volodin, tra i promotori dell’iniziativa, l’obiettivo è quello di proteggere i bambini da “potenziali pericoli”. Tra i Paesi citati in cui la transizione di genere è legale c’è l’Italia, insieme a Austria, Estonia, Germania, Islanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Slovenia e Svizzera. Dal 2013, il Paese vieta già l’adozione a coppie omosessuali straniere o a cittadini non sposati provenienti da Paesi in cui è legale l’unione fra persone dello stesso sesso.
I parlamentari della Duma hanno adottato anche un’altra legge su un tema analogo, in un contesto di crisi demografica amplificata dal conflitto in Ucraina. Il testo votato all’unanimità prevede che le persone che promuovono uno stile di vita senza figli rischiano multe di 400.000 rubli (circa 4.000 euro), raddoppiate per i dipendenti pubblici. Per le persone giuridiche la sanzione potrebbe essere aumentata a cinque milioni di rubli (47mila euro). “Una famiglia forte è stata proclamata come valore tradizionale” in Russia nel 2022, sottolineano gli autori del testo in una nota esplicativa.
Tuttavia, “una delle minacce ai valori tradizionali è la promozione nella società russa dell’ideologia senza figli, che porta al degrado delle istituzioni sociali e crea circostanze di spopolamento”. Nel mirino dei promotori della legge, comunità e gruppi che si esporrebbero a pesanti sanzioni per aver fatto quella che viene definita la promozione di uno stile di vita “Childfree” e che avrebbero un atteggiamento aggressivo nei confronti “di coloro che portano avanti il proprio bisogno di essere madre o padre”, su Internet, nei media e nei libri, nei film o nella pubblicità.
Le due nuove leggi si inseriscono in un percorso ultraconservatore sui temi sociali rivendicato da leader politici e religiosi, che vedono nella difesa dei valori cosiddetti “tradizionali” un’estensione della lotta della Russia contro l’Occidente, accusato di “decadenza” morale. In quest’ottica, ad esempio, i diritti della comunità Lgbt sono stati praticamente azzerati. Allo stesso tempo c’è una questione demografica molto sentita, soprattutto da Vladimir Putin, che non è riuscito a risolvere nei suoi 25 anni alla guida della Russia, nonostante l’adozione di politiche per la natalità.
Estonia e Cina discutono di guerra in Ucraina e di cooperazione
Il segretario permanente del ministero degli Esteri estone, Jonatan Vseviov, ha incontrato oggi a Pechino il viceministro degli Esteri cinese, Deng Li, con cui ha discusso della guerra in Ucraina e delle relazioni bilaterali tra l’Estonia e la Cina. Durante l’incontro, Vseviov ha affermato che la priorità assoluta della politica estera estone è la conclusione della guerra in Ucraina.
“Il nostro principale obiettivo è l’ottenimento di una pace giusta e duratura raggiungibile esclusivamente attraverso la restituzione all’Ucraina della sua integrità territoriale. Su questo non possono esserci concessioni o compromessi”, ha affermato Vseviov.
Il diplomatico estone ha inoltre ribadito la condanna del suo Paese nei confronti dell’intervento della Corea del Nord a sostegno della Russia e ha invitato la Cina a usare la sua influenza per prevenire questa pericolosa escalation. Vseviov per finire ha espresso la speranza che le autorità cinesi adottino tutte le misure necessarie per rendere possibile il completamento delle indagini sulle responsabilità della nave cinese Newnew Polar Bear per i danni provocati alla infrastrutture sottomarine estoni e finlandesi del mar Baltico lo scorso anno.
Quello avvenuto è il secondo bilaterale di alto livello tra i ministeri degli Esteri di Tallinn e Pechino avvenuto in Cina dall’autunno del 2023 dopo un’interruzione durata un ventennio.
700 volontari ucraini residenti in Europa firmano per arruolarsi
Quasi 700 volontari ucraini residenti in Europa hanno firmato per unirsi alla Legione Ucraina, una nuova formazione dell’esercito che sarà schierata contro le truppe russe in prima linea. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Kiev. I candidati provengono da diversi Paesi, tra cui Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Irlanda.
Le forze ucraine stanno cercando di reclutare tra le centinaia di migliaia di uomini ucraini che vivono in Europa, in particolare in Polonia e Germania. Alcuni sono fuggiti illegalmente dal loro Paese, proprio per paura di essere mobilitati. A inizio ottobre, Kiev ha annunciato di aver aperto il suo primo ufficio di reclutamento nella città polacca di Lublino, con l’obiettivo di incoraggiare gli ucraini ad arruolarsi nell’esercito dall’estero.
Potranno arruolarsi nella Legione dopo aver superato una commissione medica e aver sostenuto degli esami. Le prime reclute hanno firmato i loro contratti martedì presso il centro di reclutamento di Lublino prima di partire immediatamente per un centro di addestramento in Polonia, ha aggiunto il ministero, senza specificare quante persone si siano arruolate.