GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 777° giorno di guerra
Da Blinken e Cameron appello al Congresso per sbloccare aiuti a Kiev
Il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri britannico David Cameron hanno invitato il Congresso ad approvare il pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, affermando che il blocco degli aiuti rischia di compromettere la sicurezza Usa, europea e mondiale.
Parlando dopo il loro incontro al dipartimento di Stato, Blinken ha sottolineato che la richiesta fatta dal presidente Joe Biden al Congresso “è urgente e imperativa, poiché la Camera è ora nuovamente al lavoro”. Per Blinken è necessario portare il provvedimento al voto “il prima possibile”.
Cameron ha affermato che ripeterà lo stesso appello nella sua visita a Capitol Hill. “Sono venuto qui senza alcuna intenzione di dare lezioni a qualcuno o di dire a qualcuno cosa fare o di intralciare il processo politico e altre cose negli Stati Uniti”, ha detto. “Sono venuto qui come un grande amico di questo Paese e convinto che sia profondamente nel vostro interesse, nella vostra sicurezza, nel vostro futuro e in quello dei vostri partner approvare questi fondi”, ha aggiunto Cameron. Lunedì Cameron ha anche incontrato in Florida l’ex presidente Donald Trump, che si è dimostrato scettico sugli aiuti all’Ucraina. Il ministro britannico ha difeso il suo incontro con Trump, spiegando che negli anni elettorali è una procedura standard incontrare personalità di spicco dell’opposizione. Nell’incontro, ha detto, sono state discussi “una serie di importanti argomenti geopolitici”.
Zelensky visita le fortificazioni della martoriata regione di Kharkiv
Il presidente ucraino ha visitato, oggi martedì 9 aprile, la regione di Kharkiv in un periodo in cui gli attacchi dei russi nei confronti della regione si stanno intensificando.
Volodymyr Zelenskyy ha osservato da vicino la costruzione di fortificazioni e costruzioni difensive nelle aree vicine al confine. “La regione di Kharkiv è in una posizione molto importante. Dobbiamo essere preparati. E i russi devono vedere che siamo pronti a difenderci. E il nostro popolo deve capire che l’Ucraina è pronta nel caso in cui il nemico tenti di attaccare”, ha detto il presidente, citato dal servizio stampa presidenziale.
Zelensky ha visitato la città, a 30 km dal confine russo, e la regione circostante, nel mezzo di quella che ha descritto come una campagna di Mosca per cacciare via gli abitanti dalla zona. “L’obiettivo della Russia è assolutamente chiaro: vogliono fare di tutto per spingere le persone fuori da Kharkiv e dalla regione. Tutto ciò che Putin tocca si trasforma in rovine. Dobbiamo fare tutto il possibile e l’impossibile per proteggere il maggior numero possibile delle nostre città e comunità da lui”.
Usa venderà a Kiev aggiornamenti sistema difensivo
Gli Stati Uniti venderanno all’Ucraina equipaggiamento per un valore di 138 milioni di dollari per aggiornare il sistema difensivo aereo Hawk. Lo riporta Reuters che cita il dipartimento di Stato. Per la vendita gli Stati Uniti utilizzeranno uno strumento che autorizza il Presidente ad agire in via urgente.
Zelensky: abbiamo piano per controffensiva ma ci servono armi
“Abbiamo un piano per una controffensiva ma ciò richiede armi, anche dagli Stati Uniti”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Bild. Secondo il leader di Kiev attualmente la situazione al fronte è difficile. “I sistemi di difesa aerea di cui disponiamo non sono sufficienti – ha affermato – innanzitutto dobbiamo essere in grado di difenderci. Abbiamo una buona produzione di droni ma non sostituiscono la difesa aerea, i missili a lungo raggio e l’artiglieria”.
Accordo tra sei Paesi per mettere in sicurezza i cavi nel Mare del Nord
Un accordo per mettere in sicurezza cavi elettrici e di telecomunicazione che collegano i diversi Paesi che si affacciano sul Mare del Nord è stato siglato da Belgio, Danimarca, Germania, Norvegia, Regno Unito e Paesi Bassi. L’intento è di salvaguardare infrastrutture sensibili, situate nel fondale del mare, spesso in acque internazionali. “Abbiamo un interesse comune con i nostri vicini nel Mare del Nord a proteggere le nostre infrastrutture critiche” ha dichiarato il Ministro delle politiche Energetiche norvegese, Terje Aasland. Intervistato dall’emittente pubblica norvegese Nrk, Aasland ha inoltre sottolineato come l’accordo sia nato da un comune interesse tra i Paesi firmatari. La decisione è avvenuta in seguito a una serie di minacce alla sicurezza delle infrastrutture essenziali e dopo il caso di sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico, di cui ancora non è stato identificato l’artefice.
Un’inchiesta giornalistica fatta dalle emittenti di servizio pubblico nordiche, pubblicata l’anno scorso, ha inoltre esposto la presenza di navi russe, che operano nel Mar del Nord in prossimità dei cavi sottomarini, in presunte operazioni di intelligence da parte dei servizi di Mosca, evidenziando il rischio di possibili atti di sabotaggio. In concreto, l’accordo spiana la strada a una più ampia condivisione di informazioni e monitoraggi congiunti tramite l’uso di telecamere. In futuro si pianifica di installare inoltre postazioni per droni in collaborazione con l’Unione Europea e la Nato.
(Fonte foto GEOPOP)