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GUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 830° giorno di guerra

Tajani: “I nostri Samp-T da usare solo in Ucraina”

“Non vogliamo la guerra e non vogliamo l’escalation. La Nato non ha deciso interventi in territorio russo, né vicino né lontano dal confine. Sono i singoli Paesi che decidono” e “gli Usa hanno autorizzato l’uso di armi americane soltanto contro un sito, quindi bisogna stare molto attenti perché noi lavoriamo per la pace, diciamo che usiamo le armi italiane – che non sono talmente tante per fare chissà cosa – per combattere i russi in territorio ucraino.

Quando ci saranno i Samp-T che sono strumenti di antiaerea si potranno utilizzare in territorio ucraino”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Stasera Italia su Retequattro.

“I missili a gittata di 200 km si possono usare contro le basi russe in Donbass e Crimea e nei territori occupati dalla Russia che non sono riconosciuti come territorio russo”, ha aggiunto Tajani. “Non c’è nessuna decisione della Nato, non siamo isolati nella Nato”, ha sottolineato il ministro.

 

Kallas: L’Ucraina entri nella Nato anche senza parte territorio”

“Se l’Ucraina entrasse nella Nato, anche senza una parte del suo territorio, sarebbe comunque una vittoria, perché sarebbe sotto l’ombrello dell’Alleanza atlantica”. Lo ha detto la premier estone, Kaja Kallas, in un’intervista alla Bbc.

Invitando a non cedere al pessimismo e a sostenere l’Ucraina destinandole una porzione fissa del Pil, Kallas ha ancora ricordato che l’appoggio all’Ucraina è la sola soluzione attualmente sul campo. “Non abbiamo un ‘piano B’ su come comportarci con la Russia nel caso di una sua vittoria in Ucraina. Questo significa che dobbiamo concentrarci sul ‘piano A’ e aiutare l’Ucraina”, ha detto la prima ministra estone.

 

Estonia: “Ue e G7 permettano l’utilizzo dei beni russi congelati”

“La ricostruzione dell’Ucraina è un processo a lungo termine ed estremamente costoso. L’Estonia ha compiuto un passo cruciale permettendo per legge che i beni russi congelati possano essere utilizzati per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina. L’Unione europea e il G7 devono elaborare strumenti analoghi, perché è la Russia che deve pagare per la distruzione che sta seminando in Ucraina”. Lo ha affermato il segretario permanente del ministero degli Esteri estone, Jonatan Vseviov, nel corso degli incontri, tenutisi a Praga, con il consigliere per la sicurezza nazionale ceco, Tomas Pojar, e il commissario del governo ceco per la ricostruzione dell’Ucraina, Tomas Kopecny.

Vseviov ha precisato che l’utilizzo dei beni russi congelati rappresenta uno dei modi che la comunità internazionale ha a disposizione per aumentare i costi della guerra per la Russia e far diminuire il supporto interno al Cremlino.

luciani.2006@libero.it

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