GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE
Oggi è il 126° giorno di guerra
Casa Bianca, ‘non sosteniamo estensione operazioni Idf a Rafah’
Gli Stati Uniti “non sostengono l’estensione delle operazioni militari dell’esercito israeliano nella città di Rafah”, nel sud della Striscia di Gaza, poiché rappresenterebbe “un disastro” per i palestinesi che si trovano in questa zona, dove si trovano migliaia di sfollati provenienti da luoghi precedentemente evacuati e costantemente bombardati. Lo ha dichiarato il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
“Più di un milione di palestinesi sono rifugiati a Rafah e dintorni. È lì che è stato detto loro di andare, quindi ci sono molti sfollati – ha affermato Kirby in una conferenza stampa – L’esercito israeliano ha l’obbligo speciale, quando conduce le operazioni, di “assicurarsi di tenere conto la protezione dei civili innocenti, in particolare di quelli che sono stati spinti a sud dalle operazioni più a nord”.
Israele ha annunciato che intende espandere la lotta contro Hamas nella zona di Rafah, nel sud del Paese, un’area ad alta densità di popolazione. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha indicato la scorsa settimana – e lo ha ribadito all’inizio di questa – che l’esercito israeliano avrebbe raggiunto “luoghi dove non avevano ancora” combattuto, sia nel centro che nel sud dell’enclave. “Soprattutto nella roccaforte degli ultimi militanti di Hamas rimasti a Rafah”.
Media, ‘analisi Dna Israele su 350 corpi a Gaza’
Israele ha esaminato più di 350 corpi presi a Gaza per accertarsi che non fossero quelli degli ostaggi rapiti da Hamas e di cui ancora oltre 130 sono nella Striscia. Lo ha sostenuto la tv Kan aggiungendo che l’esame – tramite dna – è avvenuto all’Istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. Una volta completate le analisi, che non hanno dato indicazioni positive, Israele ha riconsegnato i corpi a Gaza per la sepoltura.
Usa colpiscono obiettivi Houthi nello Yemen
Le forze armate statunitensi hanno nuovamente attaccato diversi obiettivi della milizia militante islamica Houthi nello Yemen. Sono stati effettuati “sette attacchi contro quattro navi di superficie senza pilota Houthi e sette missili da crociera mobili antinave pronti a lanciare contro navi nel Mar Rosso”, secondo una dichiarazione del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) su X.
Le navi e i missili da crociera sono stati rilevati nelle aree controllate dagli Houthi e sono stati valutati come una minaccia diretta per le navi militari e mercantili statunitensi. Il Centcom ha aggiunto che le azioni “proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili”.
Libano, Israele: pronti a schierare centinaia di caccia
L’aeronautica militare israeliana ha dichiarato che le decine di suoi aerei schierati sul Libano potrebbero “trasformarsi in centinaia” pronte a operare “entro pochi minuti”. “Le decine di aerei che operano attualmente nei cieli del Libano sono solo una parte delle nostre capacità: una volta dato l’ordine, la mia intenzione è che queste decine diventino centinaia di aerei in grado di eseguire tutte le missioni in pochi minuti dal lancio di operazioni nei cieli del Libano”, ha detto il generale maggiore Tomer Bar citato dai media internazionali.
Gaza, media: morti anche bambini in raid su Rafah
Tra i morti ci sono almeno tre bambini, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 27.840 morti e oltre 67.300 feriti, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas.