I LUOGHI DEL CUORE DEL FAI – partita la mobilitazione per l’antico camerino per i bagni di Santa Caterina
Si può votare online o sui moduli cartacei. Una sfida di tutti per la tutela di un luogo magico
Il Comune di Nardò sostiene il progetto di tutela, restauro e valorizzazione dell’Antico Camerino per i bagni a mare di Santa Caterina, candidato a I Luoghi del Cuore del Fondo per l’Ambiente Italiano. Si tratta del “censimento dei luoghi italiani da non dimenticare” che il Fai realizza ogni anno, mettendo a disposizione (insieme a Intesa San Paolo) contributi economici fino a 50 mila euro per il recupero o la valorizzazione dei beni che ottengono più voti.
Il “camerino” di Santa Caterina è un piccolo spazio attiguo al porticciolo che, tra ‘800 e ‘900, le dame di un certo rango usavano per poter beneficiare dei bagni al mare, con tutta la discrezione e la riservatezza che i tempi richiedevano. In quell’epoca venivano realizzate delle stanze, a ridosso della scogliera, in cui entrava il mare formando delle piscine coperte naturali nelle quali, spesso, si accumulavano delle piccolissime spiagge, come in questo caso. Le donne vi accedevano da terra e prendevano il bagno indisturbate, al riparo da occhi curiosi e dal sole d’estate che avrebbe brunito la loro pelle bianca, rendendola simile a quella delle contadine che lavoravano la terra.
Per votare (online sul sito del Fai al link https://shorturl.at/2QWTv o sui moduli cartacei) c’è tempo sino al 10 aprile 2025. La raccolta, dunque, è in corso e l’assessorato alla Cultura con la Consulta della Cultura stanno mettendo a punto diversi banchetti per la raccolta firme, oltre a iniziative di sensibilizzazione sul voto online che consente di raggiungere un elevatissimo numero di potenziali votanti.
“Stiamo invitando alla mobilitazione – evidenzia con entusiasmo l’assessora alla Cultura Giulia Puglia – consapevoli di poter sensibilizzare una platea vastissima di neretini innanzitutto, ma anche di tante persone che amano il nostro territorio, che lo conoscono e che lo visitano. Nelle ultime settimane abbiamo collezionato diverse centinaia di firme sui moduli cartacei, oltre a quelle che vedete già conteggiate sul sito del Fai. È una sfida difficilissima e bellissima, che deve coinvolgere tutti e che potrebbe consentirci di avere le risorse economiche per il restauro dell’Antico Camerino. Davvero, un luogo magico, un gioiellino, che merita tutta la nostra attenzione. Con il Fai, del resto, condividiamo la mission della tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e naturale”.
Si consolida in questo modo il vecchio e collaudato rapporto tra la città e il Comune di Nardò e il Fondo per l’Ambiente Italiano. In più occasioni, ad esempio, Nardò ha partecipato alle Giornate Fai con suoi beni di pregio, poco conosciuti o non accessibili al pubblico: nel 1997 con la Chiesa dell’Incoronata (in assoluto le prime Giornate Fai nel Salento), nel 2003 con il Teatro comunale, nel 2008 con il giardino del convento di Santa Chiara, nel 2010 con la chiesa di Sant’Antonio di Padova, nel 2017 con il Palazzo dell’Episcopio, nel 2018 con il Castello e la chiesa di Santa Teresa d’Avila, nel 2019 con la chiesa di San Domenico e il monastero dei domenicani e la chiesa della Rosa, nel 2023 di nuovo con la chiesa dell’Incoronata e l’annesso convento degli Agostiniani Scalzi e il Campo dei Giganti a Boncore, nella scorsa primavera con la Chiesa della Beata Vergine Maria Vergine Immacolata della masseria Brusca e la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.
Inoltre, dal 2018 il Comune di Nardò (primo Comune in provincia di Lecce) ha aderito al Fai in qualità di socio sostenitore. Oggi Nardò, insieme ad altri 21 comuni, fa parte della neonata Delegazione Fai Salento Jonico, una evoluzione dell’omonimo gruppo già in piedi da anni. Va ricordato che la Delegazione Fai di Lecce e l’ormai ex Gruppo Fai Salento Jonico hanno raggiunto nel 2023 un obiettivo importantissimo. La Chiesetta di San Pietro dei Samari di Gallipoli ha vinto, infatti, l’undicesima edizione de I Luoghi del Cuore, raccogliendo più di 50 mila voti e ottenendo così, per il lavoro di recupero del bene, un premio di 55 mila euro.