HomeCronaca e AttualitàIL CLIMA IN ITALIA È SEMPRE PIÙ SIMILE A QUELLO DELL’ETIOPIA E DEL CORNO D’AFRICA

IL CLIMA IN ITALIA È SEMPRE PIÙ SIMILE A QUELLO DELL’ETIOPIA E DEL CORNO D’AFRICA

IL CLIMA IN ITALIA È SEMPRE PIÙ SIMILE A QUELLO DELL’ETIOPIA E DEL CORNO D’AFRICA

A sostenerlo uno studio britannico che ha analizzato le tendenze dei due Paesi. La ricerca mostra che il numero di periodi di siccità intensa vissuti in entrambe le aree è più che raddoppiato dal 2000

Un clima sempre più simile all’Etiopia e al Corno d’Africa in generale caratterizzato da una siccità estrema che ha colpito di recente il Nord Italia che è raddoppiata negli ultimi due decenni, creando un clima che rispecchia sempre più quello dell’Etiopia e del Corno d’Africa. È quello che viene registrato in Italia, che negli ultimi anni ha dovuto far fronte a siccità estreme e alluvioni sempre più frequenti. Lo rivela un nuovo studio britannico condotto dall’organizzazione no-profit internazionale WaterAid e dalle università di Cardiff e Bristol. La ricerca ha analizzato la frequenza e l’entità dei rischi di inondazioni e alluvioni in sei Paesi – quali Pakistan, Etiopia, Uganda, Burkina Faso, Ghana, Mozambico e Italia (per il fattore Europa) – su un arco di 41 anni. È risultato che quelle aree che una volta erano particolarmente sensibili alla siccità, lo sono ora alle alluvioni, e viceversa. E viene appunto citato l’esempio di Etiopia e Italia: entrambe le nazioni nel primo ventennio del 2000 hanno visto raddoppiare i periodi di siccità intensa a cui fanno seguito – o comunque avvengono a intervalli più o meno regolari – precipitazioni devastanti. È un esempio di questo fenomeno l’alluvione che nella prima parte di quest’anno aveva devastato l’Emilia-Romagna. In seguito a un periodo molto secco erano cadute sulla regione copiose quantità di acqua in sole 48 ore, causando la morte di 16 persone, oltre 20mila sfollati e danni per un valore di circa 10 miliardi di euro. È notizia di alcuni giorni fa che molti dei sindaci della regione stanno ancora aspettando da parte dello Stato i fondi per ricostruire le strade. Sempre di recente, in occasione del forum “La transizione ecologica dell’acqua”, l’associazione ambientalista italiana Legambiente ha pubblicato dei dati riguardanti gli eventi meteorologici estremi, sottolineando che il 67% di quelli avvenuti in Italia tra il 2010 e il 31 agosto 2023 sono stati caratterizzati dall’elemento acqua. In totale sono avvenuti in quel periodo, si legge su IlSole24ore, 167 allagamenti, 163 esondazioni fluviali, 133 danni alle infrastrutture da piogge intense, 120 danni da grandinate, 85 frane da piogge intense, 83 danni da siccità prolungata. Il Corno d’Africa vive invece da anni una situazione devastante. In Somalia si attende ancora che lo stato di carestia venga dichiarato così che gli aiuti necessari alla popolazione possano essere sbloccati. Nel frattempo, come scriveva ElPaís alcuni mesi fa, c’è chi ricorre a rimedi estremi, pur di assicurarsi del cibo, come affittare il proprio figlio a dei mendicanti o avvelenare i bambini così da farli ammalare e avere accesso agli ospedali.

luciani.2006@libero.it

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