IL LECCE CADE ANCORA MA COSA GRAVE SEMBRA SVUOTATO E RASSEGNATO
Dopo la terza ecco servita anche la quarta sconfitta di fila per il Lecce, battuto per 2-0 da un Parma non eccezionale ma che al cospetto dei giallorossi ha fatto la sua gran bella figura, in particolare dopo aver conseguito il vantaggio. Liverani non aveva grande scelta, visto le tante defezioni per infortuni vari, ma la sostanza è che si è visto ancora una volta un Lecce molle che con Tachtsidis ha sbagliato una quantità industriale di palloni rendendosi pericoloso per se stesso e per i propri compagni più che per gli avversari.
Alla fine della partita nessuno dei tifosi giallorossi può pensare che con quello che il Lecce ha fatto, il (15) Brescia e Genoa (14) e Spal (12); Sampdoria e Sassuolo, società che precedono le appena citate quattro candidate alla retrocessione, vantano un cospicuo vantaggio e appaiono, peraltro, in netto miglioramento di forma. Per tornare al nostro Lecce mi sembra che nei giocatori sia subentrata una certa rassegnazione perché non mi sembra di aver notato una particolare reazione al maturare dello svantaggio. Il Parma, che non era in serata particolamente felice, ancora sotto lo choc della scoppola (5-0) subita a Bergamo ha giocato anch’esso con le gambe molli ma una volta trovato il vantaggio ha quasi irriso i giallorossi con un lungo possesso palla. Più prestanti fisicamente, più dotati di veloci e tecnica individuale i padroni di casa hanno conquistato una vittoria sul Lecce che li proietta nella zona medio alta di classifica mentre la posizione dei salentini diventa sempre più difficile.
Da subito tocca a Mauro Meluso intervenire sul mercato ma toccherà anche alla società intervenire sulla squadra per catechizzare tutti perché il camponato non è finito e se si deve retrocedere bisogna farlo con onore e dignità.
Ernesto Luciani