IL LECCE HA CONDOTTO UN CALCIO MERCATO BASATO SULLE “IDEE” E NON SUI QUATTRINI
Come vuole tradizione a fine mercato Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera hanno tenuto una conferenza stampa per commentare le varie fasi di un calcio mercato come sempre difficile ma sempre più alle strette per difficoltà finanziarie da parte anche di grosse società.
La parola a Corvino che quest’anno, a mio modesto avviso, si è superato, senza tralasciare quel settore giovanile che a lui sta molto a cuore e che per la società potrebbe diventare il pozzo di San Patrizio.
“Quando sono tornato, appena due anni fa, eravamo in B e oggi in A; la Primavera era in A2 e adesso è in A1, dopo tre giornate i nostri giovani sono protagonisti e in tanti vanno ad assistere alle partite. Tra prima squadra e settore giovanile abbiamo compiuto 135 operazioni, circa una ogni tre giorni. Le entrate per la prima squadra sono state 49 e le uscite 38. 31 in entrata per il settore giovanile e 17 in uscita.
Siamo sempre stati virtuosi e creativi e abbiamo dato sfogo al mercato delle idee e non del portafoglio, si sono compiuti sforzi immani per fare del nostro meglio, con la consapevolezza che qualche errore si possa compiere.
Chi non rientrava nei piani è andato via ed è stato accontentato, delle 18 cessioni, però, due non erano previste, quelle di Lucioni e Coda, ma loro hanno avuto un’opportunità e noi non ci siamo messi di traverso e abbiamo fatto sì che la cogliessero. Sono rimasti Bjorkengren, perché non è maturata una proposta che tenesse conto degli interessi di tutti e l’altro, alla luce di considerazioni tecnico-tattiche, è Rodriguez. All’agente del calciatore abbiamo riferito, pochi giorni dopo la fine dello scorso campionato, che sarebbe stato meglio se fosse andato in una compagine nella quale potesse esprimere al meglio le sue caratteristiche, ma ci è stato risposto che non si sarebbe mosso da Lecce, se non nel caso di un ingaggio in A. Entrambi, però, non sono fuori rosa e si allenano con il gruppo” .
Corvino prosegue trattando l’eventuale sostituto di Hjulman e esplicitando la somma del monte premio di prima squadra e settore giovanile
“Riteniamo che oltre che Blin anche Bistrovic o Berisha possano ricoprire il ruolo di Hjulmand, abbiamo soluzioni che hanno fatto sì che non pensassimo a un sostituto. Orientativamente il monte ingaggi a lordo della prima squadra si aggira intorno ai 15milioni di euro, mentre, per il settore giovanile, a netto è di circa 350mila euro”.
Rimpianti per qualche affare non concluso
“Abbiamo avuto alcune opportunità che non si sono concretizzate, ma fa parte del gioco. Normann era un’opportunità e non un’esigenza, è sfumata e abbiamo ritenuto di rimanere così come siamo. Ci sono in rosa sei centrocampisti e con gli innesti di due Primavera, arriviamo a otto elementi”.
Come mai Oudin
“Oudin ho cercato di portarlo anche alla Fiorentina, ma al momento dell’acquisto, lo ha ingaggiato il Bordeaux. Questa estate a giugno ho chiamato il suo agente, gli ho riferito quanto gli avremmo potuto offrire e abbiamo lasciato perdere. Qualche giorno prima della chiusura mi sono risentito con lui e abbiamo concluso. Adesso è in prestito, vedremo come andrà, poi a fine campionato si deciderà”.
Quale il voto da attribuire a questa sessione di calciomercato
“Sono sempre dell’idea che i voti li deve dare chi giudica. È giusto che siate voi o i nostri tifosi. Credo che si debba partire dal presupposto che abbiamo cercato di fare il meglio, mettendoci l’anima: per la società, che fa sacrifici; per i tifosi e anche per la stampa e se volete dare giudizi dovete tenere conto di questi aspetti. Queste risorse il nostro allenatore dovrà fare sì di migliorarle ed esaltarle. Tra due mesi potremo parlare di ciò che si è fatto e di cosa si potrà fare”.