IMPOSTA DI SOGGIORNO: IL COMUNE DI LECCE HA INCASSATO NEGLI ULTIMI TRE ANNI OLTRE 4 MILIONI DI EURO.
Con l’art. 4 del D. Lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, recante “Disposizioni in materia di federalismo municipale” è stata introdotta la possibilità per i comuni capoluoghi di provincia di istituire, con delibera di Consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che soggiornano nelle strutture ricettive ubicate nel proprio territorio, da applicare secondo criteri di gradualità e stagionalità.
Per previsione legislativa l’imposta di soggiorno è destinata a finanziare interventi in materia di turismo compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i relativi servizi pubblici.
Al fine di verificare che nel Comune di Lecce gli ingenti proventi derivanti da questa imposta vengano realmente destinati a migliorare i servizi turistici e rendere ancora più attrattiva la nostra città, nel
Consiglio comunale tenutosi in data odierna, ho presentato e discusso una “Interpellanza” con la quale ho chiesto al Sindaco Salvemini chiarimenti circa l’ammontare e la destinazione dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno per gli anni 2021, 2022 e 2023.
Come comunicato dall’Assessore al ramo il Comune di Lecce ha introitato per imposta di soggiorno nell’anno 2021 € 1.026.528,00, nell’anno 2022 € 1.563.743,81 ed € 1.400.000,00 fino a maggio 2023. Questi ingenti proventi, per previsione legislativa, dovrebbero essere tutti destinati, a migliorare i servizi turistici e rendere ancora più attrattiva la nostra città.
Con lo scopo di monitorare sul corretto utilizzo di tali introiti, come tra l’altro previsto dall’art. 15 del nostro “Regolamento Comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno”, ho chiesto al Sindaco Salvemini che venga immediatamente convocato il Tavolo tecnico consultivo, composto da delegati del Comune di Lecce e delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei titolari di strutture ricettive. Tale tavolo tecnico, ai sensi del regolamento, potrà e dovrà svolgere funzioni propositive, consultive e di studio nell’elaborazione di politiche di promozione e sviluppo delle attività economiche connesse con il settore turistico.
L’importanza di convocazione di suddetto tavolo tecnico, oltre per un principio di partecipazione (tanto sbandierato dal Sindaco Salvemini in campagna elettorale e poi nei fatti mai attuato), scaturisce dalla sentenza n. 1354 dell’8 luglio 2019 del TAR Calabria la quale ha chiarito che la mancata audizione delle Associazioni di categoria porta l’illegittimità del Regolamento.
Il Consigliere comunale
Andrea Pasquino