IN ATTESA DI RICEVERE L’INTER IL LECCE VALUTA NUOVI RINFORZI
La partita di venerdì sera mi rimugina nella testa perché, a dispetto delle cattive tradizioni vantate dal Lecce contro il Cittadella e nel torneo di Coppa Italia, speravo che il nuovo gruppo creato da Corvino e Trinchera riuscisse a superare il turno dimostrando, peraltro, di essere sulla buona strada verso la creazione della “squadra” plasmata da Baroni che dovrà affrontare il campionato italiano.
Ed invece no, hanno prevalso le statistiche con l’incremento dei dati negativi (questi i precedenti a Lecce delle gare contro il Cittadella: 4 incontri, con 0 vittorie, 1 pareggi e 3 sconfitte, 4 gol fatti e 11 subiti) lasciando l’amaro in bocca ai tifosi che hanno riempito lo stadio e quelli che hanno seguito il match in TV.
Corvino con prontezza ha già dato una prima risposta per la soluzione di quello che, a mio avviso, è il problema più importante, tesserando un primo difensore centrale.
Venerdì, infatti, Baroni già costretto ad adattare Blin al posto di Tuia infortunato, ha visto con sgomento che anche Dermaku (stiramento?) dovrà rinunciare alla partita inaugurale contro l’Inter.
Un buco enorme al centro del quartetto difensivo che peraltro nella fattispecie del match di Coppa non si è visto protetto a sufficienza dal reparto mediano della squadra alla luce della prova davvero insufficiente di Helgason che ha così annullato gli sforzi
di Hjulmand (sopra), una gradita conferma e Bistrovic (sotto) una gran bella sorpresa, di proteggere la difesa sollecitando a dovere l’attacco.
Da queste motivazioni sono venuti fuori i difetti di concentrazione e di amalgama nella fase di non possesso palla e sempre dalla prova complessiva del trio di centro campo (la causa è sopra indicata) deriva anche il parziale fallimento del trio d’attacco.
In questo reparto i tre giocatori impegnati (in effetti sono stati sei) non hanno potuto rendere al massimo, almeno nell’insieme perché sono mancati i rifornimenti giusti, in particolare per Ceesy (che sulla maglia porta il nome Assan) che se ho visto bene gli highlights delle sue partite, ama essere lanciato in profondità e non accompagnato con passaggi orizzontali o fatti nel momento in cui è spalle alla porta.
In definitiva c’è ancora tanto da lavorare, come giustamente faceva notare giorni addietro Corvino “…abbiamo fatto undici innesti ma c’è ancora molto da fare, tanto…” ed anche per Baroni che ama creare prima il “gruppo” e poi la “squadra”.
Dal mercato, intanto, arrivano voci di un interessamento del Lecce per il difensore centrale
Edoardo GOLDANIGA (Cagliari) 28/enne e dell’olandese Sam BEUKEMA (23/anni dello AZ Alkmaar); in calo le possibilità di arrivare a Matjia NASTASIC (Fiorentina) e non solo perché si parla anche di Alessio ZERBIN (23/anni) del Napoli nella stagione 2021/20222 al Frosinone con 31 presenze e 9 gol messi a segno.
Una cosa è però certa, anche dopo i 120 e passa minuti di Lecce – Cittadella questo Lecce saprà fare bella figura di sé anche nel massimo campionato italiano perché a “vecchie” certezze (Gengey, Gallo, Strefezza, Hjulmand) si sono aggregati e con buone prospettive i nuovi pescati da Corvino e Trinchera nei vari campionati del mondo (Baschirotto, Bistrovic, Di Francesco, Colombo) quindi stiamo su col morale e aspettiamo con serenità il nuovo confronto da ”David e Golia” contro i neroazzurri di Inzaghi.
Ernesto Luciani