IN RICORDO DI GIUSEPPE CODACCI – PISANELLI
I Movimenti Regione Salento e Valori e Rinnovamento ricordano GIUSEPPE CODACCI – PISANELLI nel 110° anniversario della nascita
Il Movimento Regione Salento e il Movimento Culturale “Valori e Rinnovamento” ricordano Giuseppe Codacci – Pisanelli in occasione del 110° anniversario della sua nascita ( 28 marzo 2013 – 2 febbraio 1988 ), martedì 28 marzo, alle ore 18,30 nella Sala Raffaello dell’Hotel Tiziano a Lecce.
AL SERVIZIO DEL BENE PUBBLICO IL CONTRIBUTO ETICO, GIURIDICO E POLITICO DI GIUSEPPE CODACCI – PISANELLI
Programma: Interventi di Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento; Wojtek Pankiewicz, presidente del Movimento “Valori e Rinnovamento”; Hervé Cavallera , professore emerito di Storia della Pedagogia nell’Università del Salento , Vice Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia. Saluti e testimonianze di due degli otto figli dello statista salentino: Biancaneve e Vito. Ingresso libero.
Il 28 marzo ricorre il 110° anniversario della nascita di Giuseppe Codacci-Pisanelli, insigne uomo politico, eminente statista, più volte Ministro e Deputato della Repubblica; acuto giurista e studioso salentino, fu uno dei Padri della Costituzione, fece parte dell’Assemblea Costituente e designato quale membro della Commissione dei 75, incaricata di redigere il progetto di Costituzione; protagonista della nascita e dello sviluppo dell’Università di Lecce, di cui sarà docente di Diritto Pubblico nella Facoltà di Magistero e Rettore per venti anni.
Codacci-Pisanelli era favorevole alla costituzione della Regione del Salento. Per suffragare la sua tesi, egli illustrò alla Costituente diversi argomenti in modo appassionato e vibrante. Dopo approfondite discussioni e varie votazioni, riuscì a fare inserire all’articolo 123 del progetto di Costituzione la creazione della Regione Salento. Ma alla fine il Comitato di redazione, composto da 18 Commissari, che aveva il compito di unificare in un progetto organico ed unitario, da sottoporre all’Assemblea Costituente, i vari testi redatti nelle diverse Sottocommissioni, la soppresse e l’Assemblea recepì tale decisione, nonostante il suo strenuo impegno nel dimostrare che anche il Salento dovesse considerarsi fra le Regioni storiche italiane.