Intenso Lavoro Di Prevenzione Svolto Dai Carabinieri Nel Fine Settimana
Prosegue ininterrottamente su tutto il territorio della provincia, l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, finalizzata al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Sono numerosi e diversificati i servizi che quotidianamente vengono espletati dagli uomini dell’Arma nella lotta contro tale tipologia di reato. Proprio in tale contesto, nel corso di questo fine settimana, un soggetto è finito ai domiciliari dopo essere stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Lecce.
L’uomo, residente in un comune dell’hinterland leccese, è ritenuto presunto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’espletamento di specifico servizio infatti, i militari hanno proceduto al controllo dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine. Nel corso delle attività di polizia, lo stesso è stato trovato in possesso circa 28 grammi di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo “cocaina”, in parte già confezionata e pronta per lo spaccio; sostanza che l’uomo deteneva occultata all’interno di un barattolino. Il prevenuto, inoltre, è stato trovato in possesso della somma di oltre 850 euro in banconote di vario taglio, importo ritenuto il provento di una presunta attività di spaccio. Le operazioni di polizia quindi sono state estese anche al suo domicilio dove i militari hanno rinvenuto ulteriori grammi 10 circa di analoga sostanza, per un quantitativo complessivo di grammi 38 circa, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento. Al termine delle attività l’uomo è stato così arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari. Si evidenzia che, essendo il procedimento penale ancora nella fase preliminare, la persona arrestata, sebbene in flagranza di reato, è da ritenersi sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.