ISTAMINA OLTRE I LIMITI, RICHIAMATA COLATURA DI ALICI VENDUTA NEI SUPERMERCATI COOP
L’azienda IASA S.R.L. ha avviato il provvedimento, a scopo precauzionale, riguardante un lotto a marchio “SAPORI DI MARE”. I clienti sono invitati a riportare il prodotto in qualsiasi punto vendita per la sostituzione o il rimborso
Coop, ha diramato un comunicato ufficiale in cui ha predisposto, in via precauzionale, il richiamo della colatura di alici, “in quanto su alcune confezioni è stato riscontrato un contenuto di istamina superiore ai limiti previsti”. In particolare, il prodotto interessato dal provvedimento è rappresentato dalla confezione in bottiglietta da 100 grammi, a marchio “SAPORI DI MARE”. Come si legge nel comunicato pubblicato da Coop sul proprio sito internet, la colatura di alici, un prodotto agroalimentare tradizionale campano, della Costiera amalfitana, è stato prodotto dall’azienda Iasa S.r.l. nello stabilimento di via Nofilo, 25, a Pellezzano in provincia di Salerno. L’azienda ha anche specificato che “i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al suddetto lotto sono invitati a riportarle in qualsiasi punto vendita Coop, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso”. Inoltre, Coop precisa che il richiamo è stato disposto in via precauzionale, dal momento che non è certo che il problema segnalato interessi tutte le bottigliette. L’istamina può risultare fattore scatenante di allergie alimentari. Come sottolinea anche il portale di Humanitas, prestigioso polo ospedaliero nel Milanese, si tratta di un “mediatore chimico”, in pratica una sostanza che permette il passaggio di segnali tra le cellule, già ampiamente diffusa nell’organismo umano, in particolare a livello di cellule coinvolte nelle risposte allergica e immunitaria, dove l’eccessiva liberazione ha un ruolo fondamentale nelle reazioni infiammatorie e nelle patologie allergiche quali, per esempio, l’asma, la congiuntivite allergica, l’orticaria e la rinite. Ma l’istamina è presente anche come “ingrediente naturale” in numerosi alimenti di largo consumo, specie nei prodotti della fermentazione microbica quali formaggi fermentati, carni in scatola, vino, birra, molluschi e crostacei. E anche l’esposizione del pesce fresco ad alte temperature accelera la sua produzione.I sintomi delle allergie alimentari, spiegano i medici, possono essere molto diversi tra loro e comprendono, tra gli altri, formicolio o prurito alla bocca, orticaria, prurito, gonfiore a labbra, viso, lingua, gola o altre parti del corpo, difficoltà respiratorie e dolori addominali. Come sia possibile prevenire le allergie alimentari, una volta venuti a conoscenza con esami specifici, è abbastanza semplice. Il modo migliore per farlo, dicono gli esperti, è quello di conoscere e quindi evitare tutti quegli alimenti che ne sono alla base. Per essere certi, raccomanda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, occorre leggere con attenzione le etichette degli alimenti ed evitare, tra gli altri, tutti quegli alimenti le cui quantità di istamina sono superiori alla norma. Per ulteriori info: info@saporidimare.net Tel. 340 720817.