LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 221° giorno di guerra
Zelensky ai russi,lasciate Putin o sarete uccisi uno a uno
Volodymyr Zelensky ha lanciato un monito ai russi nel suo video-intervento serale. “Finché non risolvete tutti il problema con colui che ha iniziato tutto, che ha iniziato questa guerra insensata per la Russia contro l’Ucraina, sarete uccisi uno per uno, facendo da capri espiatori, per non ammettere che questa guerra è un errore storico per la Russia”, ha detto, dopo gli ultimi successi della controffensiva ucraina nel Donbass. “Lì hanno già iniziato a addentarsi: cercano i colpevoli, accusando alcuni generali di fallimenti. Questa è la prima campana che dovrebbe essere ascoltata a tutti i livelli del governo russo”, ha aggiunto.
Zelensky, dopo Lyman pianteremo altre bandiere nel Donbass
“La bandiera ucraina è a Lyman. In questa settimana abbiamo piantato più bandiere ucraine nel Donbass. Tra una settimana ce ne saranno ancora di più”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo video-messaggio serale, nel giorno in cui i russi si sono ritirati dalla città strategica del sud-est. A Lyman “i combattimenti sono ancora incorso, ma lì non c’è traccia di pseudo-referendum”, ha aggiunto Zelensky, riferendosi al voto indetto da Mosca nelle zone occupate per annetterle alla Russia. Uno voto, ha aggiunto, “condannato anche oggi da ancora più voci nel mondo”.
Belgrado protesta contro l’annessione russa
Una manifestazione di protesta contro l’annessione russa dei quattro territori ucraini sotto controllo di Mosca si è svolta in serata nel centro di Belgrado. ‘Pace all’Ucraina – libertà alla Russia’, ‘Putin, via le mani dall’Ucraina’, ‘Putin non è un fratello, Putin è la guerra’ – alcune delle scritte su cartelli e striscioni mostrati dai dimostranti che hanno risposto a un appello dell’organizzazione ‘Russi, Ucraini, Bielorussi e Serbi insieme contro la guerra’. Nei giorni scorsi tale movimento aveva inscenato una analoga protesta contro la mobilitazione militare parziale disposta dal presidente russo Vladimir Putin. Tali raduni sono animati in larga parte dai tanti cittadini russi trasferitisi a Belgrado per poter proseguire senza problemi la propria attività lavorativa, o per evitare il reclutamento per andare al fronte. Tante le bandiere ucraine, serbe e quelle biancoazzurre divenute simbolo della protesta contro la guerra in Russia. Le rare proteste contro l’intervento militare russo in Ucraina non raccolgono tuttavia un numero elevato di partecipanti a Belgrado e nel resto della Serbia, Paese storicamente amico e alleato della Russia, e nel quale Vladimir Putin resta tra i politici stranieri più popolari e ammirati.
Sale a 31 bilancio vittime dell’attacco di ieri a Zaporizhzhia
E’ salito a 31 il bilancio delle vittime del bombardamento di ieri di un convoglio di civili a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato il governatore Oleksandr Starukh, citato da Unian. “Un’altra donna è morta in ospedale. Il numero delle vittime è di 31, di cui 30 civili e un agente di polizia”, ha spiegato.
Visita a sorpresa ad Odessa della ministra tedesca della Difesa
La ministra tedesca della Difesa, Christine Lambrecht, ha effettuato oggi una visita a sorpresa in Ucraina, la sua prima dall’inizio del conflitto. Lambrecht si è recata nella città portuale di Odessa, nel sud dell’Ucraina, riferisce un comunicato del ministero tedesco della Difesa senza precisare la durata della visita. La titolare del dicastero ha inoltre incontrato il suo omologo ucraino, Oleksii Reznikov.