LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 222° giorno di guerra
Zelensky: liberati due insediamenti nella regione di Kherson
Il premier ucraino Zelensky ha questa sera affermato che le forze ucraine hanno liberato gli insediamenti di Arkhanhelske e Myrolyubivka nella regione di Kherson.
Petraeus, nucleare? distruggeremmo truppe russe in Ucraina
“Solo per darvi un’ipotesi, risponderemmo guidando uno sforzo della Nato – un sforzo collettivo – che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero”: lo ha detto l’ex generale David Petraeus, già capo della Cia, in una intervista ad Abc rispondendo ad una domanda su cosa accadrebbe se Putin usasse l’arma nucleare. Secondo Petraeus, “deve esserci una risposta”, ma non necessariamente “nucleare contro nucleare”, per evitare appunto una “escalation nucleare”.
Zelensky: sicuro che riusciremo a diventare membro Nato
“Nove Paesi della Nato hanno sostenuto le aspirazioni dell’Ucraina a diventare un membro a pieno titolo della Nato. Ci muoviamo in questa direzione. Sono sicuro che realizzeremo questo nostro progetto”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel videomessaggio serale quotidiano, di cui riferisce Ukrinform.
Usa: forze Kiev fanno progressi nella regione di Kherson
Il segretario della Difesa Usa, Llyod Austin, ha reso noto che le forze ucraine dopo aver preso la città di Lyman fanno progressi nella regione di Kherson. Austin in un’intervista alla Cnn ha detto di aver registrato “un cambiamento nella dinamica sul campo di battaglia”. I soldati ucraini “hanno combattuto benissimo nella regione di Kharkiv e si sono spostati per cogliere i vantaggi delle opportunità. I combattimenti nella regione di Kherson procedono un po’ più lentamente, ma stanno facendo progressi”, ha aggiunto.
Kiev: in Crimea Mosca mobilita in via prioritaria i tatari che fuggono all’estero
“Nella Crimea temporaneamente occupata, sta cercando di mobilitare con la forza i tatari in via prioritaria”, che però “stanno cercando di sfuggire alla mobilitazione forzata andando in Georgia, Polonia e Lituania”. Lo ha affermato la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform.
“Comprendiamo che la Federazione Russa ha mostrato il suo razzismo in tutto il suo splendore, come dimostra la mobilitazione dei popoli indigeni”, ha aggiunto Vereshchuk, facendo riferimento al gruppo etnico storicamente residente nella penisola.
Michel ai 27, su guerra ed energia ora più che mai serve restare uniti
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha mandato le lettere d’invito ai 27 capi di Stato e di Governo dell’Unione per il vertice informale che si terrà il 6-7 ottobre. Ovviamente al centro del confronto, “le tre questioni più urgenti – e interconnesse – per tutti noi, vale a dire la guerra della Russia in Ucraina, l’energia e la situazione economica”, ha spiegato Michel. “Esamineremo il modo migliore per affrontare queste sfide per la nostra economia in generale. Affrontare i prezzi elevati per le famiglie e le imprese, sostenere la crescita e l’occupazione e proteggere le persone vulnerabili che soffrono di più a causa delle bollette energetiche elevate sono la nostra principale preoccupazione. Più che mai, la chiave sarà la nostra capacità di restare uniti e coordinare la nostra risposta politica, in uno spirito di solidarietà e in difesa dei nostri interessi comuni”, ha rammentato il presidente del Consiglio europeo.