LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 263° giorno di guerra
Presidente Moldavia si congratula per liberazione Kherson
La presidente della Moldavia, Maia Sandu, si è congratulata per la liberazione della città ucraina di Kherson dalle forze di occupazione russe. “La bandiera ucraina sta sventolando di nuovo su Kherson. La Moldavia è solidale con migliaia di coraggiosi cittadini che celebrano la liberazione della città!” ha scritto su Twitter.
Independent: verso cancellazione foto di gruppo del G20
La tradizionale foto dei leader tutti insieme a margine del vertice del G20 di Bali (martedì e mercoledì prossimi) potrebbe saltare per le tensioni geopolitiche scaturite dalla guerra in Ucraina. Lo scrive il quotidiano britannico The Independent. Le divisioni sull’aggressione della Russia stanno anche riducendo la possibilità che i leader delle principali economie mondiali trovino il consenso per definire un comunicato finale congiunto finale.
Zelensky:”Ripreso il controllo di oltre 60 insediamenti nella regione di Kherson”
“Le forze di Kiev hanno ripreso il controllo di oltre 60 insediamenti nella regione di Kherson”. Così, nel suo ultimo videomessaggio su Telegram, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che a Kherson sono in corso misure di stabilizzazione. Inoltre, ha aggiunto che le forze russe hanno distrutto tutte le infrastrutture critiche di Kherson prima di fuggire, “comprese le comunicazioni, le forniture di acqua, riscaldamenti ed elettricità”.
Le autorità di Kherson introducono il coprifuoco per garantire la sicurezza dei residenti
Le autorità della città di Kherson hanno introdotto un coprifuoco serale e notturno per garantire la sicurezza dei residenti. Ad annunciarlo è stato oggi in un videomessaggio il capo dell’amministrazione militare regionale, Yaroslav Yanushevich. “Il nostro compito è garantire la vostra sicurezza. Pertanto, siamo costretti ad introdurre il coprifuoco a partire da oggi, dalle 17:00 alle 8:00. L’ordine è stato firmato dal capo dell’amministrazione militare della città di Kherson”, ha aggiunto. Yanushevich ha anche avvertito che l’uscita e l’ingresso in città saranno limitati a causa delle operazioni di sminamento.
Alexander Dugin: “Nessuno ha voltato le spalle a Putin”
“L’Occidente ha iniziato a far credere che io e i patrioti russi ci siamo rivoltati contro Putin dopo la resa di Kherson, chiedendo presumibilmente le sue dimissioni. Questo non proviene da nessuna parte e si basano su un mio presunto messaggio cancellato”. Cosi’ Aleksandr Dugin, filosofo ed esponente di spicco del nazionalismo russo, smentisce in un comunicato le critiche al capo del Cremlino per il ritiro da Kherson: “Nessuno ha voltato le spalle a Putin” ha affermato Dugin.
Zelensky: “libereremo anche il Donbass e la Crimea”
“Non dimentichiamo nessuno, non lasceremo nessuno indietro. Sarà lo stesso a Henicesk e Melitopol. Verremo intutte le nostre città e villaggi del Donbass. Vedremo sicuramente le forze ucraine incontrare le bandiere ucraine in Crimea, che tengono lì, e ce ne saranno centinaia per le strade il giorno della liberazione”. Così su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky annuncia che gli ucraini non si fermano dopo la liberazione di Kherson. “Ringrazio tutti coloro che lottano e lavorano per la vittoria dell’Ucraina! Grazie atutti quelli che nel mondo ci aiutano!”, aggiunge
Blinken vede Kuleba: “Tempi e modi eventuale negoziato spettano a Kiev”
Il segretario di Stato americano Antony J. Blinken ha incontrato oggi a Phnom Penh il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. I due – spiega il portavoce Ned Price – hanno discusso “dell’impegno incrollabile degli Stati Uniti ad assistere l’Ucraina nel mitigare gli effetti dei continui attacchi della Russia alle infrastrutture critiche, anche con aiuti umanitari accelerati e sforzi di svernamento”. Blinken e Kuleba inoltre hanno riaffermato “l’importanza del rinnovo della ‘Black Sea Grain Initiative’ prima che scada il 19 novembre e il suo ruolo nel sostenere la sicurezza alimentare globale e hanno anche discusso della continua efficacia dell’Ucraina sul campo di battaglia”. Blinken infine ha ribadito che “i tempi e il contenuto di qualsiasi quadro negoziale rimangono una decisione dell’Ucraina”