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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 301° giorno di guerra

 

Premier polacco: se cade Kiev la Russia ha campo libero verso l’Europa

“Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare l’Ucraina, perché se Kiev cade, Mosca avrà campo libero per conquistare l’Europa”, dice a La Stampa il premier polacco Mateusz Morawiecki.”L’Europa deve essere preparata a questa eventualità e deve contrastare questi piani. Purtroppo, le reazioni di alcuni Paesi dell’Ue, soprattutto quelli che hanno i mezzi e le risorse per aiutare efficacemente l’Ucraina, sembrano essere troppo riluttanti. Non a caso, i Paesi che temono un’aggressione russa nel prossimo futuro, hanno iniziato a porsi una domanda inquietante: cosa faranno i Paesi occidentali se la Russia ci attacca? In Europa si è formata una comunità di Stati consapevoli della minaccia, una comunità di conoscenze e di esperienze spiacevoli. I Paesi dell’Europa centrale, orientale e della Scandinavia ricordano ancora il dominio russo. Nessuno di loro ha fretta di tornare nell’abbraccio di Mosca. Ecco perché oggi pensiamo a proteggerci, a metterci in sicurezza dalla minaccia che arriva da Est”, spiega il premier polacco.”Per evitare” che Mosca possa fare ulteriori passi “la Russia deve capitolare e l’imperialismo russo deve perdere una volta per tutte. È l’unico modo per porre fine alla guerra” conclude Morawiecki.

 

Ferito a Donetsk Rogozin, l’ex capo di Roscosmos

Dmitry Rogozin, ex vicepremier russo ed ex capo dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, è rimasto ferito in un bombardamento ucraino alla periferia di Donetsk, la zona epicentro dei violenti scontri tra russi e ucraini. Lo ha reso noto il suo portavoce all’agenzia russa Tass. “Rogozin non è in pericolo di vita”.
Da quando ha lasciato la guida dell’agenzia spaziale russa Rogozin fornisce consulenza militare alle truppe che hanno occupato le regioni occupate, guidando i cosiddetti ‘Lupi dello Zar’. “Alla periferia di Donetsk, è stato bombardato un hotel in cui negli ultimi mesi viveva un gruppo di consiglieri militari guidati da Dmitry Rogozin. Dmitry Olegovich è stato ferito alla schiena. E’ stato ricoverato in ospedale. Non è in pericolo di vita”, ha spiegato la fonte.

Secondo il portavoce, nell’attacco è rimasto ferito anche Vitaly Khotsenko, capo del governo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. “L’attacco era chiaramente mirato”, ha aggiunto la fonte.

 

Ieri 23 attacchi russi sulla regione di Sumy

Le forze russe hanno attaccato ieri la regione di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, 23 volte: lo ha reso noto su Telegram il governatore, Dmytro Zhyvytskyi, come riporta il Kyiv Independent. Sono state prese di mira le comunità di Seredyno-Budska e Hlukhivska con mortai e lanciarazzi multipli. Non si segnalano per ora feriti o vittime.

 

Putin: una tragedia ma la Russia non è colpevole

a Russia considera ancora gli ucraini un “popolo fratello”, ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che, parlando al ministro della Difesa russo e citato dalla Tass, ha aggiunto che “era evidente che lo scontro con le forze ostili in Ucraina fosse inevitabile: meglio oggi che domani”. Putin ha detto di aver “provato a riparare le relazioni dell’Occidente con la Russia”, ma che “l’Occidente inseguiva obiettivi differenti”. Il capo del Cremlino ha inoltre dichiarato che l’attuale situazione in Ucraina è “una tragedia” ma che “non è il risultato della politica” russa ma “della politica di altri Paesi: Paesi terzi che hanno sempre lottato per questo: fino alla disintegrazione del mondo russo, ci sono riusciti e ci hanno spinto dove siamo”.

I “rivali strategici” pensano che la Russia sia “troppo grande” e cercano di disintegrarla: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento al Consiglio di Difesa, citato dalla Tass.

“Voglio trasmettere le più sincere parole di gratitudine ai militari che sono in prima linea o nei centri di addestramento” ha affermato Putin, aggiungendo: “L’intero Paese sta guardando alle forze armate russe, vi augura successo, buona fortuna, non ho dubbi che tutti i nostri obiettivi saranno sicuramente raggiunti”. Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha dal canto suo annunciato che nel 2023 il conflitto in Ucraina continuerà sino al compimento di tutti gli obiettivi.

La Russia dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat, ha detto il presidente russo, citato dalla Tass. Il Sarmat è considerato il fiore all’occhiello dei nuovi programmi militari russi. Una dichiarazione che giunge a poche ore dal previsto annuncio del presidente americano Joe Biden sul via libera di Washington all’invio dei missili Patriot a Kiev.

“I missili balistici intercontinentali Sarmat assumeranno per la prima volta l’allerta di combattimento a breve”, ha dichiarato Putin, assicurando che questi piani saranno portati a termine. “Sappiamo che c’è qualche aggiustamento di programma, ma questo non altera i nostri piani e tutto sarà attuato”, ha sottolineato, come riporta la Tass.

La flotta russa sarà dotata a partire dai primi giorni di gennaio di nuovi missili da crociera ipersonici Zircon. Lo ha annunciato il presidente russo, Putin: “All’inizio di gennaio – ha affermato – la fregata Ammiraglio Gorchkov sarà in servizio con nuovi missili Zircon, che non hanno equivalenti al mondo”.

“Non ripeteremo gli errori del passato – ha concluso Putin – quando abbiamo rovinato la nostra economia nell’interesse di migliorare la capacità di difesa, sia dov’era necessario, sia dove non era realmente necessario”.

E intanto un’altra figura di rilievo della Russia, Dmitrij Medvedev, ha incontrato il leader cinese Xi per trattare anche il nodo Ucraina.

 

Biden a Zelensky: gli Usa vogliono una pace giusta

“Sosterremo l’Ucraina nel perseguire una pace giusta”. Così il presidente americano, Joe Biden, ricevendo il leader ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. ”Faremo quello che serve per portare avanti una strategia di difesa, in particolare di difesa aerea”.

 

Biden a Zelensky: “Gli ucraini non si sono fatti intimidire, ispirano il mondo con il loro coraggio”

“Putin sta usando l’inverno come arma” dice Biden parlando accanto a Zelensky alla Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti ha ricordato che dall’inizio della guerra sono passati “trecento giorni, sembra incredibile”. Gli ucraini, ha aggiunto, “sono un popolo che non si è fatto intimidire, che ha resistenza, che ispira il mondo per il suo coraggio”.

 

Zelensky: “Un grande onore essere qui, grazie a Biden e al popolo americano per il supporto all’Ucraina”

“Un grande onore” essere alla Casa Bianca, poter ringraziare di persona il presidente americano Joe Biden e “tutto il popolo” degli Stati Uniti per il loro supporto all’Ucraina. Lo dice il presidente ucraino Zelensky nell’incontro con il leader Usa. Il capo di Stato di Kiev ha poi consegnato a Biden una medaglia.
Biden a Zelensky: “Gli Usa rafforzeranno le difese dell’Ucraina”

Con Volodymyr Zelensky “parleremo” dell’assistenza all’Ucraina. Lo dice il presidente Joe Biden all’inizio dell’incontro con il presidente ucraino. “Gli Stati Uniti – aggiunge Biden – rafforzeranno la difesa ucraina, inclusa quella aerea”.

luciani.2006@libero.it

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