LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 309° giorno di guerra
Stoltenberg, dare più armi è “via più breve a pace”
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ritiene che la fornitura di armi all’Ucraina da parte dei Paesi dell’Alleanza porterà rapidamente a una tregua. “Può sembrare un paradosso, ma il sostegno militare all’Ucraina è la via più breve per la pace”, ha sostenuto in un’intervista all’agenzia tedesca Dpa. È “nei nostri interessi di sicurezza garantire che l’Ucraina prevalga” e che il presidente russo Vladimir Putin “non vinca”, ha sottolineato ancora Stoltenberg. Ecco perché ha invitato i paesi membri della Nato a fornire più armi. “Chiedo agli alleati di fare di più. È nei nostri interessi di sicurezza assicurarci che l’Ucraina prevalga e che Putin non vinca”. E non si tratta solo di fare affidamento su altri sistemi d’arma (come i carri armati e i sistemi di difesa aerea Patriot), le munizioni per i sistemi esistenti sono ancora più importanti, e la necessità di munizioni e pezzi di ricambio è “molto grande”.
Oggi colloquio tra Xi e Putin in videoconferenza
I presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, avranno in giornata un colloquio in videoconferenza durante il quale parleranno di rapporti bilaterali e di questioni regionali. “Sarà molto importante scambiare posizioni sui problemi regionali più gravi”, ha detto ieri il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Qui l’articolo di approfondimento.
La vicepremier ucraina: speriamo che Meloni venga a inizio anno
L’invito per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “è aperto, ma l’inizio del prossimo anno sarebbe il momento migliore, per discutere il supporto militare, le sanzioni e la conferenza di pace”. A dirlo sulle pagine di Repubblica la vicepremier ucraina, Olha Stefanishyna. Per Stefanishyna, “l’Italia avrebbe un ruolo storico essenziale per la vittoria di tutti, se assumesse la leadership anche per il nostro ingresso nell’Ue”. Ingresso per il quale servirà tempo: “Ci rendiamo conto che l’inizio del negoziato e l’ingresso sono due processi diversi, però riteniamo essenziale avviarli ora, perché serviranno risorse enormi per ricostruire l’Ucraina dopo la vittoria”. La vicepremier usa parole nette sul ripristino dei confini ucraini in particolare sulla Crimea. “Quando la Russia ci ha aggrediti, ha puntato alla distruzione dell’intera Ucraina. Così ha reso irrinunciabile il ristabilimento della nostra integrità territoriale completa, di cui la Crimea è parte. Le nostre forze armate operano in varie direzioni, alcune regioni del Sud sono già libere e tornano alla vita normale. La gente della Crimea vede e vuole la pace, ma sa che sarà possibile solo quando tornerà l’Ucraina”.
Abbattuti droni russi diretti nell’Oblast di Kiev
Il governatore dell’Oblast di Kiev, Oleksiy Kuleba, ha riferito che le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto tutti i droni russi che avevano come obiettivo le strutture infrastrutturali della regione. I rapporti preliminari indicano che nessuno dei droni ha raggiunto i propri obiettivi. Lo riporta ‘The Kyiv Independent’.
Allarme raid aerei negli oblast di Kiev, Cherrkasy e Kirovohrad
Allarmi per raid aerei sono stati attivati in tre regioni centrali ucraine e nella città di Kiev a causa di possibili attacchi di droni russi. L’allerta è scattata negli oblast di Kiev, Cherkasy e Kirovohrad.