LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 314° giorno di guerra
Fra gli 89 morti russi a Makiivka anche un vice comandante
Fra le 89 vittime ufficializzate da Mosca nell’attacco ucraino sul “punto di schieramento temporaneo” di Makiivka c’è anche “il vice comandante del reggimento, il tenente colonnello Bachurin”. Lo riporta Interfax citando il ministero della Difesa di Mosca. “Quattro razzi con una testata a frammentazione altamente esplosiva hanno colpito l’edificio in cui era di stanza il personale militare russo. La detonazione ha causato il crollo dei soffitti dell’edificio”, viene spiegato.
Esplosioni a Sebastopoli in Crimea, abbattuti due droni
Due droni sono stati abbattuti dal sistema di difesa aerea russo sul mare vicino all’aeroporto di Belbek nei pressi di Sebastopoli in Crimea. Lo ha reso noto il governatore della città Mikhail Razvozhaev. Lo riporta Ria Novosti. “In mattinata, i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due velivoli senza pilota sul mare nell’area di Belbek – ha spiegato – tutti i servizi funzionano normalmente”.
Intelligence Gb, a Makiivka potrebbe essere esploso deposito armi
La totale distruzione da parte delle forze armate ucraine di un edificio della città di Makiivka nella regione di Donetsk dove sono morti almeno 89 soldati russi fa pensare che nella struttura ci fosse anche un deposito di armi. E’ quanto scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano. L’edificio – viene fatto notare – si trovava a soli 12,5 km dal settore della linea del fronte di Avdiivka, una delle aree più intensamente contese del conflitto.
Kiev, nella notte colpita Nikopol, danni alla rete elettrica
Nel corso della notte l’esercito russo ha colpito più volte i quartieri residenziali di Nikopol, città dell’Ucraina orientale che si trova di fronte a Zaporizhzhia, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko. “Questa notte nella regione di Nikopol ci sono stati molti bombardamenti nemici. I russi hanno colpito il centro del distretto con artiglieria pesante”, ha detto. Sono stati danneggiati oltre alle abitazioni anche un gasdotto e una rete elettrica.Lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino intanto ha reso noto di aver respinto nell’ultimo giorno attacchi delle truppe russe vicino a 10 insediamenti a Donetsk, e nel Lugansk.
Media: esplosioni a Sebastopoli, in Crimea, e vicino all’aeroporto militare russo di Belbek
Esplosioni questa mattina a Sebastopoli e nelle zone limitrofe della città, in Crimea, sono state riferite dai canali Telegram e rilanciati dai media ucraini. Secondo Radio Svoboda, nella serata di ieri ci sono state altre esplosioni vicino all’aeroporto militare di Belbek, sempre in Crimea, annessa unilateralmente dalla Russia. Anche i residenti di Simferopoli hanno scritto sui social network di aver sentito il rumore di esplosioni vicino all’aeroporto di Belbek.
Kiev, Russia perderà altri 70mila uomini in prossimi 4-5 mesi
La Russia “continuerà le operazioni offensive quest’anno” anche se potrebbe perdere decine di migliaia di soldati nei prossimi mesi. I russi “capiscono che perderanno” sul campo di battaglia, ma “non hanno intenzione di porre fine alla guerra”. Lo ha detto il portavoce dell’intelligence militare ucraina Andrii Cherniak. Lo riporte il Kiev Independent. Secondo gli 007 ucraini Mosca tenterà ancora di catturare la regione di Donetsk e farà tutto il necessario per mantenere il suo corridoio di terra sulla costa meridionale fino all’area occupata dai russi della Crimea. L’Ucraina prevede che l’esercito russo perderà “fino a 70.000 truppe in più nei prossimi 4-5 mesi”, ma il Cremlino sembra essere “pronto per tali perdite”, ha aggiunto Cherniak.
Russi nella legione Russian Freedom, non siamo traditori
Il numero è riservato ma sarebbero centinaia di russi che combattono a fianco dei soldati ucraini nella regione di Donetsk (est), nella legione chiamata “Russian Freedom”. Il portavoce, “Cèsar”, incontra i giornalisti tra le rovine di un monastero ortodosso a Dolina, in una zona riconquistata dall’esercito ucraino pochi mesi fa e tiene a precisare: “Non siamo traditori. Non sto combattendo contro la madrepatria, ma contro il regime di Putin, contro la tirannia. Siamo veri patrioti russi”, dice. Creata all’inizio della guerra, la Legione, il cui emblema è un pugno chiuso sormontato dalle parole “Libertà” e “Russia”, fa parte del corpo internazionale dei volontari dell’esercito ucraino.