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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 356° giorno di guerra

Militari ucraini a Cnn: per Krasna Hora combattiamo ancora

Fonti militari ucraine mettono in dubbio che la Russia abbia preso il controllo del villaggio di Krasna Hora nei pressi di Bakhmut, nell’est del paese. Alla Cnn parla Serhii Cherevatyi, portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine: “si combatte ancora”, ha aggiunto, spiegando che Bakhmut resta comunque epicentro degli attacchi russi. Cherevatyi ha affermato che le forze russe sono nella condizione di poter attaccare lungo le strade per Bakhmut e che le forze ucraine sono impegnate per contrastare questo dipo di azione. “Abbiamo la capacità di fornire armi, cibo, attrezzature, medicinali e di evacuare i feriti da lì”, ha aggiunto.

 

Il ministro della Difesa ucraino: a Ramstein si lavori su caccia e carri armati

Il ministro ucraino della Difesa Oleksii Reznikov conferma, via Twitter, di essere diretto al prossimo incontro del ‘Gruppo di Contatto’ per l’Ucraina, noto come ‘Ramstein 9’, in programma domani presso il quartier generale della Nato a Bruxelles, e stila la lista dei temi su cui lavorare: “Protezione dei cieli dell’Ucraina, rafforzare la ‘coalizione dei carri armati’, garantire sufficienti scorte di munizioni, addestramento dei militari ucraini, stabilità della logistica, implementazione di ‘Schengen militare'”.

 

Tajani: Ankara faccia rispettare l’accordo sul grano

Rispetto alla situazione in Ucraina “è necessario incoraggiare la Turchia a far rispettare l’accordo sull’esportazione del grano dal porto di Odessa, che non è una concessione o un regalo ma un’azione che impedisce la morte per fame di molte persone in diverse parti del mondo, soprattutto in Africa”. Così il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani nel corso di una conferenza in una delle sedi romane dell’università Luiss Guido Carli. “Ci arrivano notizie che un certo accanimento burocratico da parte della Russia permette che da Odessa partano tre o quattro navi al giorno quando ne potrebbero partire circa 20”, ha denunciato il capo della nostra diplomazia. “Comportamenti come questi- ha aggiunto il ministro- arrecano danni a persone che muoiono di fame in tutto il mondo, e sono pertanto inaccettabili”.

Tajani: “Non siamo contrari” a un tribunale sui crimini di guerra russi

“Uccidere la popolazione inerme è un crimine di guerra e lì vedremo come intervenire: se ci sarà un tribunale ad hoc, non siamo contrari”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante una lectio magistralis all’università Luiss di Roma. “Non abbiamo mai inviato armi per colpire il territorio russo e non abbiamo mai dichiarato guerra alla Russia, abbiamo un problema con la leadership, non con il popolo – ha spiegato Tajani -. Se la leadership viola le norme di diritto internazionale non possiamo che avere una sola posizione: condanna delle violazioni del diritto, dei crimini di guerra, delle violenze”.

 

Comunisti e socialisti moldavi: Sandu mostri prove sulle accuse a Mosca o è una provocazione

Il Blocco dei Comunisti e dei Socialisti, principale forza di opposizione in Moldova, ha criticato la presidente Maia Sandu per aver accusato Mosca di tramare per rovesciare con la forza la leadership europeista del suo paese e chiede di rendere pubbliche le prove dei presunti piani di cui ha parlato Sandu, “altrimenti tali dichiarazioni saranno considerate una provocazione volta a trascinare la Moldova nel conflitto armato, suscitare tensioni nella società e intimidire l’opposizione”. Lo riporta l’agenzia di stato russa Tass.

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Ambasciata Usa: l’Italia un leader chiave nella coalizione a supporto dell’Ucraina

“L’Italia è stata un leader chiave nella coalizione internazionale a supporto dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato Shawn Crowley, incaricato d’affari presso l’ambasciata Usa a Roma, intervenendo alla terza edizione del Luiss Diplomatic Forum all’università Luiss di Roma. “Il popolo italiano ha aperto la porta ai rifugiati ucraini, ha donato milioni nell’assistenza umanitaria inclusi gli aiuti per il ripristino delle strutture vitali danneggiate nel corso della campagna russa per negare riscaldamento e acqua al popolo ucraino. Italia ha fornito equipaggiamento essenziale per permettere agli ucraini di difendere le loro famiglie, città indipendenza. Ha incoraggiato stati europei a offrire a Ucraina una prospettiva europea”, ha sottolineato.

 

Il governo di Kiev e JPMorgan firmano un memorandum sulla ricostruzione

La scorsa settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha incontrato i banchieri di JPMorgan Chase & Co per ottenere consigli su come ricostruire il paese e resistere all’impatto finanziario della guerra. Ne ha dato notizia la stessa presidenza ucraina. Funzionari del ministero dell’economia del paese e dirigenti delle divisioni di asset management e investment banking di JPMorgan hanno firmato un memorandum d’intesa affinché la banca fornisca consulenza sulla ricostruzione, la stabilizzazione finanziaria, i rating del credito sovrano e i legami economici con l’Europa. “Siamo orgogliosi del nostro sostegno di lunga data all’Ucraina e ci impegniamo a fare la nostra parte per risollevare il paese e la sua gente”, ha dichiarato in una nota Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan. “Le risorse complete di JPMorgan Chase sono a disposizione dell’Ucraina mentre traccia il suo percorso di crescita postbellico”. La banca ha anche convocato una riunione di investimento virtuale a cui hanno partecipato 200 società, investitori e società finanziarie mentre l’Ucraina intensifica gli sforzi per ottenere il sostegno finanziario delle imprese per aiutare a ricostruire il paese.

 

Iniziato in Germania l’addestramento dei soldati ucraini sui Leopard 2

Le forze armate tedesche hanno iniziato oggi l’addestramento dei soldati ucraini all’uso del carro armato Leopard 2. L’addestramento avverrà principalmente presso la scuola della Bundeswehr di Munster, in Bassa Sassonia. Il corso dovrebbe terminare entro la fine di marzo, anche per “sincronizzare” al meglio la consegna dei panzer a Kiev. Lo ha detto una portavoce del ministero tedesco della Difesa, come riporta Dpa.

 

Berlino: colloqui di pace solo se Mosca ritira le truppe

“Veri colloqui di pace” rispetto alla guerra in Ucraina saranno possibili solo dopo che la Russia avrà ritirato le sue truppe. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino. “In questo momento è importante arrivare a una situazione in cui si possa parlare della fine di questo conflitto. Questo è interamente nelle mani della leadership russa, che può ritirare le proprie truppe, il che può portare a veri e onesti colloqui di pace”. “Diciamo anche che spetta all’Ucraina decidere cosa è praticabile e fattibile per loro”, ha aggiunto Hebestreit.

 

Il ministero dell’Esteri francese: connazionali “lascino immediatamente il paese”

Il ministero degli Esteri francese ha invitato i suoi connazionali in Bielorussia a lasciare “immediatamente” il Paese via terra, a causa delle ostilità in corso in Ucraina. “Nel contesto dell’offensiva della Russia in Ucraina e della chiusura dello spazio aereo bielorusso, qualsiasi viaggio in Bielorussia è severamente sconsigliato. I francesi, che si trovano sul territorio della Bielorussia, sono invitati a lasciare il paese senza indugio su strada attraverso Lituania, Polonia o la Lettonia”, si legge in una nota sul sito web dell’agenzia.

 

Il vertice dei ministri della Difesa della Nato domani e giovedì a Bruxelles

I ministri della Difesa della Nato si riuniranno a Bruxelles domani e giovedì per rafforzare la deterrenza dell’Alleanza e confermare e intensificare il sostegno all’Ucraina. In vista dell’incontro, il segretario generale Jens Stoltenberg ha notato oggi l’urgenza di fornire capacità chiave a Kiev prima che la Russia possa prendere l’iniziativa di una nuova vasta offensiva sul terreno. “A quasi un anno dall’invasione, il presidente Putin non si prepara alla pace. Sta lanciando nuove offensive. Quindi dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina ciò di cui ha bisogno per vincere. E per raggiungere una pace giusta e sostenibile”, ha detto il leader della Nato. A Bruxelles ci sarà anche il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, che parteciperà sia alla riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina, a guida americana, sia all’incontro con i ministri Nato.  Gli alleati prenderanno decisioni per rafforzare ulteriormente la deterrenza e difesa del blocco transatlantico, compreso l’incremento della capacità industriale della difesa. L’incontro dovrà “aprire la strada al Vertice di Vilnius”, dove a luglio si riuniranno i capi di stato e di governo dell’Alleanza

 

luciani.2006@libero.it

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