LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il centotrentunesimo giorno di guerra
Esplosione a Snizhne (Donetsk)
Grossa esplosione, questa notte, nella cittadina di Snizhne a 50 km sia da Donetsk che da Luhansk. La zona è interamente occupata dalle forze russe. Al momento non si hanno informazioni sui cosa sia esploso, ne’ su danni ed eventuali vittime. Ci sono però foto e video
Al via a Lugano la Ukraine Recovery Conference
Oggi al via a Lugano, in Svizzera, la Ukraine Recovery Conference (URC2022) in sostituzione della quinta conferenza sulla riforma ucraina (URC2022), prevista prima dell’attacco russo. Obiettivo della due giorni (si conclude domani 5 luglio) la ricostruzione dell’Ucraina sotto il profilo economico e infrastrutturale, ma anche sociale e umanitario che si spera di ottenere “attraverso un processo politico e diplomatico di ampio respiro”. Per l’occasione, nella città del Canton Ticino, si riuniranno i rappresentanti di 41 Paesi e 19 organizzazioni internazionali, inclusi alcuni importanti esponenti della Banca mondiale e delle Nazioni Unite. Non sarà presente però nessun capo di Stato. La Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e alcuni capi di governo – tra cui quelli di Repubblica Ceca, Lituania e Polonia – dovrebbero però arrivare sulle rive del Ceresio.
Distrutto ponte strategico per Melitopolol
In serata c’è stato un nuovo bombardamento vicino a Melitopol, nel villaggio di Myrne, dove le forze russe si sono impadroniti anche di una ex base militare. Il sindaco di Melitopol ha riferito che un ponte ferroviario al confine tra i distretti di Melitopol e Tokmak, vicino al villaggio di Lyubimovka, è stato fatto saltare in aria. Il ponte era utilizzato dalle truppe russe come importante linea di rifornimento.
Siria accusa: Stati Uniti e Turchia usano combattenti Isis
L’ambasciatore siriano in Russia, Riad Haddad ha detto che gli Stati Uniti e la Turchia inviano in Ucraina combattenti dell’Isis e dli altri gruppi islamisti. “Non siamo sorpresi che mandino militanti delle organizzazioni terroristiche Isis e Jabhat Al-Nusra da Idlib in Ucraina, perché questi gruppi sono strumenti usati dall’Occidente contro i popoli pacifici”, ha affermato il diplomatico.
Zelensky: 89 atleti e allenatori uccisi e 13 catturati
“Molti atleti ucraini sono entrati nelle file delle forze armate per difendere il Paese sul campo di battaglia. 89 atleti e allenatori sono stati uccisi nelle ostilità, 13 sono stati catturati e sono nelle mani dei russi”. E’ il bilancio fornito dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo aver incontrato il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach. “Oltre 100 mila atleti ucraini non hanno l’opportunità di allenarsi oggi” a causa dell’invasione russa, ha aggiunto il leader di Kiev, sottolineando che “molte infrastrutture sono state distrutte”.