LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 399° giorno di guerra
Zelensky: vincere a Bakhmut o c’è il rischio che Mosca spinga per compromessi inaccettabili
Se l’Ucraina non dovesse vincere la battaglia per Bakhmut, la Russia potrebbe iniziare a costruire un sostegno internazionale per un accordo che potrebbe richiedere a Kiev compromessi inaccettabili. È l’avvertimento lanciato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nell’intervista esclusiva rilasciata ad Associated Press a bordo di un treno che lo ha trasportato attraverso l’Ucraina. Vladimir Putin “venderebbe questa vittoria all’Occidente, alla sua società, alla Cina, all’Iran”, ha detto Zelensky.
Le parole del presidente ucraino sono un riconoscimento del fatto che perdere la battaglia di sette mesi per Bakhmut, la più lunga della guerra, sarebbe più una costosa sconfitta politica che tattica. Zelensky prevede che la pressione di un’eventuale sconfitta a Bakhmut arriverebbe rapidamente, sia dalla comunità internazionale che dall’interno del suo Paese. “La nostra società si sentirà stanca”, ha detto. “La nostra società mi spingerà a scendere a compromessi con loro”, ha aggiunto.
Kiev: a Bakhmut la situazione resta sotto controllo
Resta “sotto controllo” la situazione nella città assediata dai russi di Bakhmut, nel Donbass. Lo ha detto l’esercito di Kiev, affermando che i combattimenti più pesanti sono ora concentrati in diverse zone nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. Le unità ucraine hanno respinto gli ultimi sforzi delle forze russe per avanzare e, in particolare, nelle ultime 24 ore sono stati respinti 24 attacchi russi.
Mosca: inaccettabile la decisione del Cio su atleti russi
Il Comitato olimpico russo giudica “inaccettabili” le condizioni annunciate dal Cio che ha riammesso gli atleti russi a titolo individuale alle competizioni internazionali, ma senza poter gareggiare sotto la bandiera del loro Paese. Lo ha detto il presidente Stanislav Pozdnyakov, citato dalla Tass.
Kiev: “Respinti 24 attacchi russi, pesanti combattimenti nell’Est”
L’esercito ucraino ha dichiarato nell’ultimo aggiornamento che i combattimenti più pesanti sono concentrati in diverse zone nelle regioni orientali del Donetsk e del Luhansk e che le sue unità hanno respinto gli ultimi sforzi delle forze russe di avanzare. Lo stato maggiore ha affermato che “le città di Bilohorivka, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e le loro periferie rimangono l’epicentro dei combattimenti” e che le forze di difesa ucraine “hanno respinto 24 attacchi nemici in queste aree nell’ultimo giorno”.
Usa favorevoli a tribunale speciale per aggressione russa
Gli Stati Uniti si dicono favorevoli all’istituzione di un tribunale speciale per giudicare “l’aggressione” russa all’Ucraina. “Gli Stati Uniti sostengono l’istituzione di un tribunale speciale per il crimine dell’aggressione all’Ucraina, sotto la forma di una corte internazionale all’interno del sistema giudiziario ucraino, che comprenda elementi internazionali”, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato americano.
Missili russi su Kharkiv: 1 ferito
Le forze russe hanno lanciato due missili S-300 contro la città di Bohodukhiv nell’oblast di Kharkiv. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale, aggiungendo che a seguito dell’attacco, un uomo di 73 anni è rimasto ferito ed è attualmente ricoverato in ospedale per una commozione cerebrale.
Finestre e tetti delle case sono stati danneggiati, così come parte di un asilo, ha riferito l’ufficio del procuratore generale. La città di Bohodukhiv e altre aree circostanti dell’oblast di Kharkiv, a causa della loro vicinanza al confine russo, sono state costantemente attaccate dall’inizio dell’invasione dell’esercito di Mosca.
Cio rinvia decisione su atleti russi a Parigi 2024. Via libera come “neutrali” in competizioni internazionali
Gli atleti russi e bielorussi possono gareggiare nelle competizioni sportive internazionali ma esclusivamente a titolo individuale e sotto lo status di atleti neutrali e a patto che soddisfino i requisiti antidoping. Rinvio invece in merito alla loro partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 e Milano-Cortina 2026, perché “prenderemo una decisione al momento appropriato”. Lo dice il presidente del Cio, Thomas Bach, in conferenza stampa al termine della prima giornata dell’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale a Losanna. Restano in vigore le altre sanzioni, per cui non ci sarà spazio per le nazionali di Russia e Bielorussia, nè per bandiere, inni o simboli identificativi dei due Paesi, e non saranno ammessi gli atleti che hanno attivamente sostenuto la guerra.