LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 403° giorno di guerra
Un volontario francese ucciso a Bakhmut
Un volontario francese è stato ucciso una settimana fa in Ucraina: lo ha riferito il ministero degli Esteri francese, confermando le informazioni del quotidiano Le Monde.
“Un certo ‘T’ è morto una settimana fa”, riporta il quotidiano francese. “Abbiamo appreso la triste notizia di questa morte. Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia, con la quale i dipartimenti competenti del ministero sono in contatto, ha detto all’Afp il Quai d’Orsay. La scorsa settimana, il ministero aveva già confermata la morte nella regione di Bakhmout, punto caldo della linea del fronte nell’est dell’Ucraina, di Kevin D., ex operatore umanitario partito più di un anno fa per combattere al fianco degli ucraini. “Ricordiamo che l’Ucraina, in tutto il suo territorio, è zona di guerra. In questo contesto, è fortemente sconsigliabile recarsi in Ucraina, qualunque ne sia il motivo”, ha detto il ministero all’Afp, ripetendo parola per parola le sue dichiarazioni della scorsa settimana. Diversi francesi sono andati a combattere in Ucraina. Il loro numero non è mai stato reso noto ufficialmente. Le Monde afferma che otto di loro sono stati uccisi.
ISW: imminenti cambiamenti nei vertici militari russi
L’offensiva invernale della Russia in Ucraina non è riuscita a tradurre in realtà gli obiettivi fissati dal Cremlino di conquistare l’intero territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk entro il 31 marzo. A causa del fallimento dell’offensiva russa, sono imminenti cambiamenti di personale ai vertici militari, lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (ISW).
Allarme aereo nell’Ucraina orientale
È stato dichiarato un allarme aereo nell’Ucraina orientale. Le sirene sono suonate nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk, Poltava, Sumy e Kharkiv, nonché nelle aree controllate da Kiev della Repubblica popolare di Donetsk e della regione di Zaporizhzhya.
Estonia: sicurezza europea dipende da esito guerra. Sostegno a Kiev è garanzia di sicurezza per il Baltico
“L’esito di questa guerra determinerà non solo il destino dell’Ucraina, ma il futuro dell’intera architettura di sicurezza europea e dell’ordine mondiale basato sul diritto. Ecco perché non ci stancheremo di sostenere l’Ucraina finché la guerra non sarà vinta”. Lo ha detto il Cancelliere del ministero degli Esteri estone, Jonatan Vseviov, al termine di una visita a Washington, nel corso della quale ha incontrato il Vice segretario di Stato per gli affari politici del Dipartimento di Stato americano, Victoria Nuland e alcuni membri del Congresso.
Vseviov ha sottolineato che l’Estonia continuerà a impegnarsi per garantire, insieme ai suoi alleati, la necessaria assistenza militare, economica e politica all’Ucraina, compreso il sostegno al suo processo di integrazione nelle strutture dell’Unione Europea e della Nato. Il politico estone ha inoltre affermato che il suo Paese metterà ogni sforzo affinché nessun crimine di guerra resti impunito, ivi compreso il reato di aggressione. Durante la visita, il Vseviov ha inoltre partecipato a un incontro nell’ambito del Democracy Summit dedicato al rapporto tra democrazia e tecnologia. “Dal ripristino della nostra indipendenza, abbiamo costruito una forte democrazia. La chiave del successo dell’Estonia è stata l’uso della tecnologia in modo intelligente e innovativo, che ha reso la governance più trasparente e le soluzioni digitali parte della nostra vita quotidiana”, ha concluso il politico estone.
Zelensky: Russia responsabile del crimine di deportazione dei bambini
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia si deve assumere la “responsabilità sistemica per il crimine di deportazione forzata di bambini ucraini”. Lo ha detto il leader ucraino nel suo consueto videomessaggio serale, riportato da Ukrainska Pravda.
Due mesi di arresti domiciliari per il metropolita Pavel e divieto di intrattenersi con i fedeli
Il tribunale ucraino ha decretato oggi due mesi di arresti domiciliari per il metropolita Pavel del monastero delle Grotte di Kiev Pechersk Lavra. Lo riferisce la Ria Novosti. La Corte ha anche deciso di imporre al metropolita il divieto di intrattenersi con i fedeli.
Russia a Onu, assurdo privarci del diritto a presidenza Consiglio di sicurezza
L’ambasciatore russo all’Onu Vassily Nebenzia in una intervista alla Tass ha definito l’idea di privare Mosca del diritto di presiedere il Consiglio di Sicurezza (come chiesto da Kiev) “semplicemente assurda”. Il diplomatico ha sottolineato tra l’altro che un’esclusione sarebbe impossibile senza modifiche alla Carta dell’Onu.
“Coloro che usano questa demagogia a buon mercato per privare la Russia del suo legittimo status giuridico sono ben consapevoli del lato legale della questione – ha aggiunto – La Russia è la continuatrice dell’URSS, soggetto di diritto internazionale che ha ereditato non solo i diritti e gli obblighi del suo predecessore, ma anche il suo stesso carattere giuridico. Lo status della Federazione Russa è ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale. L’esclusione dal Consiglio di Sicurezza è impossibile senza modifiche alla Carta delle Nazioni Unite, così come è impossibile privare la Russia del diritto di presiedere il Consiglio”.
Unicef consegna 5mila computer agli alunni di Kherson
Gli scolari delle comunità rurali del territorio liberato della regione di Kherson hanno ricevuto 5.000 computer portatili e tablet dall’Unicef. Lo rende noto la vicepremier ucraina e ministra per il reinserimento dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk su Telegram, scrive Ukrinform. “L’Unicef ha fornito 5.000 computer portatili e tablet per gli alunni delle comunità rurali dei territori de-occupati della regione di Kherson”, ha scritto Vereshchuk, ringraziando il team ucraino dell’Unicef e il rappresentante dell’organizzazione a Kiev, Murat Sahin. “Oggi, insieme a Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, abbiamo visitato i villaggi di Kyselivka e Posad-Pokrovske. Abbiamo consegnato computer portatili e tablet agli scolari di questi due villaggi. Si tratta di 204 bambini”, ha detto Vereshchuk, sottolineando che “i bambini nei territori liberati dovrebbero avere tutto ciò che serve per un’istruzione normale”.
La Corea del Nord accusa Kiev di avere ambizioni nucleari
“Le autorità ucraine si sbagliano se credono che l’ombrello nucleare degli Stati Uniti, che è già stato perforato, possa proteggerle dal potente fuoco della Russia”. Lo ha affermato oggi Kim Yo Jong, sorella minore del leader nordcoreano Kim Jong Un, scrive la Tass, secondo la quale “le ambizioni nucleari di Kiev sono ben note”. L’agenzia sudcoreana Yonghap, aggiunge che la sorella di Kim ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di “giocare d’azzardo” con il destino del suo Paese, in quanto secondo Yo Jong il leader di Kiev vorrebbe sviluppare armi nucleari o di voler piazzare armi Usa di questo tipo proprio in Ucraina. “Zelensky manifesta una pericolosa ambizione politica di voler prolungare i suoi giorni rimanenti a ogni costo giocando d’azzardo con il destino del suo Paese e del suo popolo”, ha aggiunto la sorella del leader di Pyongyang.