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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 493 ° giorno di guerra

Kiev: forze russe bombardano di nuovo Nikopol

Le forze russe hanno bombardato nuovamente Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk, danneggiando una mensa, un edificio amministrativo, una chiesa, e otto case. Lo riferisce Ukrainska Pravda che cita il capo dell’amministrazione regionale Serhiy Lysak. “Non ci sono stati morti e feriti ma c’è stata distruzione”, spiega.

 

Direttore Cia: ci sono le condizioni per “arruolare” russi scontenti

La delusione per la guerra in Ucraina avrebbe creato le condizioni per l’arruolamento di cittadini russi nella Cia. Lo sostiene il direttore dell’agenzia di 007 americani, William Burns, che ha parlato dei nuovi scenari in un intervento alla Ditchley Foundation, in Inghilterra. “Quel senso di distacco dalla guerra da parte di molti russi – ha detto il capo dell’Intelligence statunitense – ha creato per noi della Cia opportunità che si verificano una volta in una generazione. E ora non vogliamo sprecarle”. Burns ha detto cje l’account della Cia su Telegram è molto seguito dai russi, soprattutto attraverso account anonimi.

 

Zelensky: presto ritornerà chi è all’estero a causa della guerra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che presto saranno garantite le condizioni per il ritorno delle persone che si sono recate all’estero a causa della guerra. “Credo che presto saremo in grado di fornire tutte le condizioni necessarie affinché la nostra gente possa tornare a casa in Ucraina”, ha detto nel suo consueto discorso serale.

 

Russia: l’ente regolatore blocca 5 siti legati alle attività di Prigozhin

L’ente regolatore russo per i media ha inserito nella lista nera almeno 5 organi di informazione affiliati al capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin e ha bloccato i loro siti web in Russia. La mossa giunge dopo la tentata rivolta armata del gruppo Wagner. I siti inseriti nella lista nera stilata dall’organo di controllo delle comunicazioni, Roskomnadzor, sono i seguenti: l’agenzia di stampa RIA FAN, nonché quattro portali di notizie online controllati dalla holding di media Patriot di Prigozhin, cioè People’s News, Neva News, Politics Today ed Economy Today. Notizie non confermate comparse venerdì su organi di stampa russi riferivano che Prigozhin stesso aveva ordinato la chiusura di Patriot, con sede a San Pietroburgo. Prigozhin non ha confermato né smentito direttamente le notizie.

Patriot, fondata nel 2019 per riunire le attività di Prigozhin nel settore dei media e di internet, comprendeva la Internet Research Agency (IRA), la cosiddetta ‘troll farm’ legata ai tentativi russi di interferenza con le elezioni Usa. Il direttore di Patriot, Yevgeny Zubarev, ha dichiarato questa settimana che la Internet Research Agency, incaricata di condurre operazioni di influenza online per promuovere gli interessi russi, ha operato sotto il controllo di Prigozhin dal 2009 prima di essere portata sotto l’ombrello di Patriot. Secondo un’indagine del 2017 del quotidiano russo RBC, nel periodo precedente alle elezioni presidenziali Usa del 2016, i dipendenti dell’Internet Research Agency si fecero passare per statunitensi per offrire aiuto finanziario a movimenti di protesta che affrontavano temi socialmente divisivi.  L’indagine, basata sui racconti di diversi dipendenti dell’IRA, ha identificato più di 100 account Facebook, Instagram e Twitter che, a suo dire, sono stati utilizzati per contattare attivisti con sede negli Stati Uniti offrendo aiuto nell’organizzazione di proteste ed eventi, concentrandosi sulle relazioni razziali e sui diritti legati alle armi, fra gli altri temi principali. A novembre Prigozhin ha ammesso di aver interferito nelle elezioni del 2016. Lui e i suoi combattenti sono sfuggiti al processo e la scorsa settimana hanno trovato rifugio in Bielorussia, dopo che il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha contribuito a mediare un accordo per porre fine alla tentata rivolta armata del gruppo di mercenari contro i vertici russi della Difesa.

 

Zelensky denuncia ritardi nei programmi di addestramento dei piloti da caccia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato l’Occidente di ritardi nell’addestramento dei piloti ucraini sui caccia di fabbricazione statunitense. “Penso che alcuni dei nostri partner si stiano trascinando”, ha dichiarato in una conferenza stampa con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Kiev. Zelensky ha sottolineato che non ci sono date fisse per l’inizio dell’addestramento né alcun programma. A maggio diversi stati europei si erano impegnati a garantire la formazione dei piloti ucraini.

 

Kiev: forze russe bombardano di nuovo Nikopol

Le forze russe hanno bombardato nuovamente Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk, danneggiando una mensa, un edificio amministrativo, una chiesa, e otto case. Lo riferisce Ukrainska Pravda che cita il capo dell’amministrazione regionale Serhiy Lysak. “Non ci sono stati morti e feriti ma c’è stata distruzione”, spiega.

 

Direttore Cia: ci sono le condizioni per “arruolare” russi scontenti

La delusione per la guerra in Ucraina avrebbe creato le condizioni per l’arruolamento di cittadini russi nella Cia. Lo sostiene il direttore dell’agenzia di 007 americani, William Burns, che ha parlato dei nuovi scenari in un intervento alla Ditchley Foundation, in Inghilterra. “Quel senso di distacco dalla guerra da parte di molti russi – ha detto il capo dell’Intelligence statunitense – ha creato per noi della Cia opportunità che si verificano una volta in una generazione. E ora non vogliamo sprecarle”. Burns ha detto cje l’account della Cia su Telegram è molto seguito dai russi, soprattutto attraverso account anonimi.

 

Zelensky: presto ritornerà chi è all’estero a causa della guerra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che presto saranno garantite le condizioni per il ritorno delle persone che si sono recate all’estero a causa della guerra. “Credo che presto saremo in grado di fornire tutte le condizioni necessarie affinché la nostra gente possa tornare a casa in Ucraina”, ha detto nel suo consueto discorso serale.

 

Russia: l’ente regolatore blocca 5 siti legati alle attività di Prigozhin

L’ente regolatore russo per i media ha inserito nella lista nera almeno 5 organi di informazione affiliati al capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin e ha bloccato i loro siti web in Russia. La mossa giunge dopo la tentata rivolta armata del gruppo Wagner. I siti inseriti nella lista nera stilata dall’organo di controllo delle comunicazioni, Roskomnadzor, sono i seguenti: l’agenzia di stampa RIA FAN, nonché quattro portali di notizie online controllati dalla holding di media Patriot di Prigozhin, cioè People’s News, Neva News, Politics Today ed Economy Today. Notizie non confermate comparse venerdì su organi di stampa russi riferivano che Prigozhin stesso aveva ordinato la chiusura di Patriot, con sede a San Pietroburgo. Prigozhin non ha confermato né smentito direttamente le notizie.

Patriot, fondata nel 2019 per riunire le attività di Prigozhin nel settore dei media e di internet, comprendeva la Internet Research Agency (IRA), la cosiddetta ‘troll farm’ legata ai tentativi russi di interferenza con le elezioni Usa. Il direttore di Patriot, Yevgeny Zubarev, ha dichiarato questa settimana che la Internet Research Agency, incaricata di condurre operazioni di influenza online per promuovere gli interessi russi, ha operato sotto il controllo di Prigozhin dal 2009 prima di essere portata sotto l’ombrello di Patriot. Secondo un’indagine del 2017 del quotidiano russo RBC, nel periodo precedente alle elezioni presidenziali Usa del 2016, i dipendenti dell’Internet Research Agency si fecero passare per statunitensi per offrire aiuto finanziario a movimenti di protesta che affrontavano temi socialmente divisivi.  L’indagine, basata sui racconti di diversi dipendenti dell’IRA, ha identificato più di 100 account Facebook, Instagram e Twitter che, a suo dire, sono stati utilizzati per contattare attivisti con sede negli Stati Uniti offrendo aiuto nell’organizzazione di proteste ed eventi, concentrandosi sulle relazioni razziali e sui diritti legati alle armi, fra gli altri temi principali. A novembre Prigozhin ha ammesso di aver interferito nelle elezioni del 2016. Lui e i suoi combattenti sono sfuggiti al processo e la scorsa settimana hanno trovato rifugio in Bielorussia, dopo che il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha contribuito a mediare un accordo per porre fine alla tentata rivolta armata del gruppo di mercenari contro i vertici russi della Difesa.

 

Zelensky denuncia ritardi nei programmi di addestramento dei piloti da caccia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato l’Occidente di ritardi nell’addestramento dei piloti ucraini sui caccia di fabbricazione statunitense. “Penso che alcuni dei nostri partner si stiano trascinando”, ha dichiarato in una conferenza stampa con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Kiev. Zelensky ha sottolineato che non ci sono date fisse per l’inizio dell’addestramento né alcun programma. A maggio diversi stati europei si erano impegnati a garantire la formazione dei piloti ucraini.

 

luciani.2006@libero.it

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