LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il centoquattresimo giorno di guerra
Grano da Odessa: prima intesa per un corridoio.
Accordo di massima tra Russia e Ucraina con la mediazione della Turchia su un corridoio per il grano da Odessa. Borrel intanto denuncia: “Le forze di Mosca hanno distrutto il secondo più grande terminal ucraino per i cereali, a Mykolaiv”. Blinken definisce “credibili” le informazioni sul fatto che la Russia stia cercando di trarre profitti vendendo il grano rubato dall’Ucraina. Se all’Ucraina venissero consegnati lanciarazzi a lungo raggio, Mosca potrebbe colpire il cuore del potere a Kiev: questa la minaccia della Russia dopo che Usa e Regno Unito hanno promesso all’Ucraina sistemi Mlrs. “Ce ne servono molti di più”, affermano intanto i militari di Kiev. Mosca ha iniziato a consegnare all’Ucraina i corpi di decine di soldati morti nella difesa dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Zelensky: le truppe ucraine non si stanno arrendendo a Severodonetsk
Nel consueto videomessaggio a conclusione della giornata, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lodato i militari che stanno difendendo Severodonetsk affermando che “non stanno cedendo posizioni”. Nella città del Luhansk continuano “feroci combattimenti nelle strade”, ha detto ancora Zelensky, spiegando che in tutto il Donbass (formato appunto dalle regioni di Luhansk e Donetsk) “gli ucraini resistono fieramente”.
Borrell: distrutto secondo più grande terminal grano ucraino
“Un altro attacco missilistico russo che contribuisce alla crisi alimentare globale. Le forze russe hanno distrutto il secondo più grande terminal di grano in Ucraina, a Mykolaiv. Alla luce di tali notizie, la disinformazione diffusa da Putin che devia le colpe diventa sempre più cinica”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Mosca impone sanzioni ad altri 61 statunitensi: tra loro la ministra Yellen
La Russia inserisce altri 61 cittadini americani nella “lista nera”, tra i quali le ministre di Tesoro e dell’Energia, Janet Yellen e Jennifer Granholm che, come gli altri, non potranno entrare in territorio russo. La misura, in risposta a quelle adottate contro “figure politiche e pubbliche russe”, dice il ministero degli Esteri di Mosca, coinvolge anche manager e Ceo, compresi il direttore esecutivo di Netflix, Wilmot Hastings, e il presidente Universal Pictures, Peter Cramer.
Kiev: navi russe respinte a 100 km da costa Mar Nero
La Marina ucraina ha annunciato di aver respinto navi da guerra russe a 100 km dalla costa del Mar Nero. La flotta di Mosca è stata “costretta a cambiare tattica” dopo aver attuato per settimane un duro blocco, ha sottolineato il comando della Marina di Kiev. Nonostante ciò, ha specificato Kiev, un gruppo di circa 30 navi e sottomarini russi continua a bloccare la navigazione civile mentre la situazione nella parte nord-occidentale del Mar Nero resta “difficile”.