LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 585° giorno di guerra
Kiev: “Droni russi attaccano ancora Odessa”
“Le forze di occupazione russe stanno nuovamente attaccando il sud dell’Ucraina con i droni, probabilmente Shahed, che stanno volando dal Mar Nero in direzione della regione di Odessa”. Lo riferisce l’Aeronautica militare delle Forze Armate dell’Ucraina, scrive Unian.
Shutdown, Cnn: Casa Bianca si aspetta altra legge per gli aiuti all’Ucraina
La Casa Bianca si aspetta che un’altra legge, in modo separato, “verrà presentata tra breve” per garantire il “sostegno all’Ucraina nella sua battaglia contro l’aggressione illegale e ingiustificata da parte della Russia”. Lo riporta la Cnn che cita fonti dell’amministrazione americana. Nel testo approvato in extremis dalla Camera, per scongiurare lo shutdown, il blocco dei pagamenti e dei servizi federali, non è stato inserito il finanziamento di 6 miliardi di dollari a favore dell’Ucraina. La decisione è stata presa per guadagnare il consenso di oltre una ventina di Repubblicani che rappresentano l’ala destra del partito e contrari da mesi a sostenere l’Ucraina.
Zelensky: “Nuova fase di sviluppo per l’industria della Difesa ucraina”
“L’industria della difesa ucraina è entrata oggi in una nuova fase di sviluppo. Il nostro successo del Forum delle industrie della difesa ha dimostrato l’interesse globale per la possibilità di lavorare in Ucraina – e con l’Ucraina – per sviluppare armi e tutto ciò di cui ogni nazione libera ha bisogno per assicurare una vera difesa”. Così sul social X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Estonia: “Sostegno all’Ucraina richiede unità e concretezza”
“Tre sono i principali fronti su cui impegnarsi: in primo luogo, dobbiamo dare un messaggio chiaro alla Russia sull’unità dell’Occidente e il sostegno all’Ucraina; in secondo luogo, dobbiamo aumentare la spesa per la difesa; in terzo luogo, dobbiamo dimostrare che le nostre parole hanno sostanza e stipulare accordi con l’industria della difesa”. Lo ha affermato il ministro della Difesa dell’Estonia, Hanno Pevkur, durante un incontro con il suo omologo polacco, Mariusz Blaszczak, avvenuto oggi a Rzeszow, nella Polonia sudorientale.
Pevkur si è detto estremamente soddisfatto della cooperazione tra il suo Paese e la Polonia e ha sottolineato la necessità di integrare ulteriormente la collaborazione in materia di difesa per aumentare la sicurezza della regione baltica. La collaborazione tra Estonia e Polonia nel comparto della difesa è andata rafforzandosi significamente negli ultimi anni. Nel 2021, l’Estonia ha inviato in Polonia alcune sue unità per contrastare l’immigrazione clandestina in arrivo dalla Bielorussia, mentre lo scorso anno, il Paese baltico ha sottoscritto un accordo per l’acquisto dalla Polonia di sistemi di difesa medio raggio Piorun per un totale di 103 milioni di euro.
Nella legge di McCarthy per evitare Shutdown non ci sono fondi a Ucraina
Nella legge tampone presentata dallo speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy, e votata a larga maggioranza dai democratici non ci sono gli aiuti all’Ucraina. Questo era un punto critico per il partito di Joe Biden che, evidentemente, alla fine ha ceduto.
La misura provvisoria è passata con 335 voti a favore e 91 contrari. L’unico deputato democratico ad aver votato contro è stato Mike Quigley dell’Illinois.
Mosca: “Da Blinken menzogne mostruose sul massacro di Babi Yar”
Il governo russo ha definito “menzogne mostruose” le dichiarazioni del segretario di Stato americano, Antony Blinken, secondo cui il ricordo della tragedia di Babi Yar – uno dei più orribili massacri nazisti contro gli ebrei – sarebbe stato messo a tacere nell’allora Unione Sovietica. “Anthony Blinken si è permesso di mentire su una delle tragedie più terrificanti della seconda guerra mondiale: sull’esecuzione della popolazione civile della Kiev sovietica il 29-30 settembre 1941 nella zona di Babi Yar. Solo il 29 e 30, i fascisti tedeschi uccisero letteralmente 34mila persone nel modo più brutale”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, su Telegram.
“Questo è esattamente ciò che ricordava Blinken, mentendo cinicamente sul ricordo di questa tragedia in Urss, e anche ‘dimenticando’ che le esecuzioni continuarono fino alla liberazione di Kiev da parte dell’Armata Rossa nel novembre 1943”, ha aggiunto la portavoce, secondo cui “la menzogna più grande del segretario di Stato americano è contenuta nella frase, mostruosa nella sua ignoranza e cinismo: ‘I sovietici hanno messo a tacere questa storia’ “.