LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 609° giorno di guerra
Due morti nel bombardamento russo a Kharkiv
Le forze russe hanno lanciato un attacco di artiglieria sul villaggio di Podoly, nel distretto di Kupiansk, nell’oblast di Kharkiv, uccidendo due civili. Lo ha riferito il governatore Oleh Syniehubov. Le vittime sono due uomini di 57 e 50 anni, ha precisato il governatore, aggiungendo che l’attacco ha danneggiato anche un edificio e due auto.
Russia: morto il boss di Lukoil per malore improvviso, altro decesso eccellente
È morto improvvisamente Vladimir Nekrasov, 66enne capo del consiglio di amministrazione della Lukoil, la maggiore compagnia petrolifera russa. Si tratta del terzo dirigente di Lukoil morto dall’inizio della guerra in Ucraina. “È con profondo rammarico che annunciamo la morte improvvisa” di Nekrasov, si legge in una nota della Lukoil citata dall’agenzia stampa Tass. A quanto si legge il manager è morto per “insufficienza cardiaca acuta”.
Nekrasov era nato nel 1957 e ha lavorato per 50 anni nell’industria del petrolio. Nekrasov non è il primo dirigente della Lukoil a morire improvvisamente. Il primo settembre 2022, Ravil Maganov, che era stato fra i fondatori della Lukoil e ne era poi diventato presidente, morì misteriosamente cadendo da una finestra di un ospedale di Mosca dove era stato ricoverato per un infarto. Maganov aveva criticato l’invasione russa dell’Ucraina. Pochi mesi prima, a maggio, un altro dirigente del colosso petrolifero, Alexander Subbotin, è morto in circostanze poco chiare. Secondo i media russi è stato trovato morto dopo essersi sottoposto ad un trattamento con veleno di rospo somministrato da uno sciamano.
Dall’inizio della guerra sono numerose le morti sospette di esponenti del mondo degli affari russo. A maggio dell’anno scorso, quando il vice ministro della Scienza e dell’istruzione superiore Pyotr Kucherenko è morto misteriosamente dopo essersi sentito male sull’aereo che lo riportava in Russia da Cuba, si contavano 13 uomini d’affari russi deceduti improvvisamente per presunti suicidi, incidenti o malattie fulminanti.
Kiev annuncia la joint venture con l’azienda di armi Rheinmetall
L’Ucraina ha avviato una joint venture per la difesa con il produttore di armi tedesco Rheinmetall che consentirà la manutenzione e la riparazione delle armi occidentali inviate per aiutare Kiev contro l’invasione su larga scala della Russia. Lo ha annunciato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, in occasione di un forum d’affari tedesco-ucraino a Berlino, come riporta il Guardian. La joint venture contribuirà anche alla produzione locale in Ucraina di alcune attrezzature chiave targate Rheinmetall.
Lettonia: “Dobbiamo mostrare alla Russia determinazione”
“Le atrocità della Russia non hanno spezzato il coraggio dei difensori ucraini. Anche noi non dobbiamo manifestare dubbi di fronte all’aggressione russa. I nostri dubbi sono interpretati dalla Russia come un’opportunità che con minacce e atrocità, prima o poi il nostro coraggio, la nostra determinazione verranno spezzati”. Lo ha detto la presidente del Parlamento della Lettonia (Saeima), Daiga Mierina, intervenendo al vertice della Piattaforma di Crimea, svoltosi oggi a Praga.
Mierina ha sottolineato che l’Europa e la Nato possono dimostrare concretamente il loro sostegno all’Ucraina rendendo chiaro e concreto il percorso di adesione del Paese alle loro strutture.
“Dobbiamo continuare a far luce sull’occupazione illegale della Crimea da parte della Russia”, ha invitato ancora la politica lettone, “dobbiamo continuare a far luce sulle numerose e sistematiche violazioni dei diritti umani, le deportazioni, i cambiamenti forzati nella struttura demografica della penisola, la repressione dei tatari di Crimea e la militarizzazione della penisola”.
Zelensky: “Il popolo della Crimea sa che la presenza russa finirà”
Nel suo discorso serale, pubblicato su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto “a tutto il nostro popolo in Crimea, a Sebastopoli, in tutte le aree occupate del sud e dell’est del nostro Stato, nelle aree attualmente occupate” sostenendo che tutti loro sentono “che la presenza russa sul nostro territorio non è permanente”. “L’Ucraina reclamerà il suo territorio e il suo popolo – ha aggiunto Zelensky -, non lasceremo nessuno agli occupanti”.
40 Paesi al summit della Piattaforma di Crimea in Repubblica Ceca
I rappresentanti di oltre 40 Paesi hanno partecipato oggi a Praga, personalmente o tramite video, al vertice della Piattaforma di Crimea.
L’obiettivo della seconda edizione del summit è il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e la fine dell’occupazione russa della penisola. In video è intervenuto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
La Piattaforma Crimea, istituita nell’estate del 2021 su iniziativa del presidente Zelensky, è un forum di coordinamento e consultazione per i rappresentanti di governi, parlamenti ed esperti. La prima edizione del vertice parlamentare si è svolta lo scorso ottobre a Zagabria in Croazia.